The Clan «All In The Name Of Folk» [2016]

The Clan «All In The Name Of Folk» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
08.08.2016

 

Visualizzazioni:
2148

 

Band:
The Clan
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Titolo:
All In The Name Of Folk

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Chiara De Sio :: tin whistle, bagpipe
Angel Rock :: Lead Vocals, Guitar
Stefano Becce :: Bass, Backing Vocals
Pietro Della Sala :: Drums, Backing Vocals
Cisco Ricci :: Fiddle, mandolin

 

Genere:
Irish Rock

 

Durata:
47' 28"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2016

 

Etichetta:
Bakerteam Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Potreste aver già sentito parlare di questi Brianzoli The Clan, una band che l’anno scorso ha suonato parecchio in giro tra cui due volte in Abruzzo, e che ora arriva col proprio primo album che ci propone circa 47 minuti di ciò che loro chiamano Folk Rock e che io invece chiamerei Folk Punk Rock, vista la schiettezza immediata dei brani, la velocità che comunque poco ha a che fare col metal e una certa avversione a strutture troppo complesse tipo gli assoli o linee soliste, che perlopiù vengono dagli strumenti folk tipo violino, cornamuse etc.
Presentato il cd, sappiate una cosa: questo cd demarca molto il proprio pubblico in quanto è esattamente come ve lo immaginate finora: i brani sono tutti o quasi festaioli, brevi semplici e ballabili, con due strumentali suonate e due cover (“Il cielo d’Irlanda” di Fiorella Mannoia e “It’s a long way to the top” degli AC/DC) e molto diretto, fatto per essere solo amato dagli amanti del genere, e odiato da chi non lo apprezza, tanto più che qui, come detto, di metal non c’è neanche granché. Detto questo, i brani pur essendo divertenti e semplici, sono semplici anche nell’accezione negativa, nel senso che facilmente i brani hanno più o meno tutti la stessa matrice soffrendo fin troppo di omogeneità (già la quarta canzone mi ha ricordato qualcosa delle prime due) o di “già sentito” o comunque si poteva mettere qualche idea in più, non a caso i brani spesso suonano troppo brevi. In realtà, tra una prima cinquina di canzoni tutte festaiole e una “Angel of the sea” più acustica, nella seconda parte i The Clan provano a cambiare qualcosa, con l’aggiunta di fiati in “Reel o’ Fire” che trovo evitabili, o episodi più orecchiabili come la dodicesima canzone invero easy listening e a volte che mi suona pop rock. Tutto questo non pregiudica più di tanto il compito di quest’album, ovvero fare qualcosa che non è niente di originale ma che almeno è godibile e digeribile, ma d’altra parte lo rende anche un cd non molto longevo. Sicuramente ascoltabile ad un concerto dei The Clan o in macchina, ma difficilmente divertente in altre situazioni.
Insomma: “All in the name of Folk” è un album che non chiede altro che di essere ascoltato per ciò che è, senza altisonanze di vario tipo, ma non per questo fatto in maniera sciatta da gente superficiale: è un disco onesto fatto da gente che ama il folk, ama far divertire e ama anche il rock n roll. Tutto molto bello e giusto, eppure a me il feeling di “Band qualsiasi che ascolti in una serata irish a caso” non se n’è mai andato dalla testa. Per questo motivo, il voto rispecchia un disco genuino e onesto, ma invero neanche imperdibile, che personalmente raccomando ai soli fans della musica folk meno orientata verso il metal.

Track by Track
  1. Ouverture - Intro S.V.
  2. Folk n Roll 70
  3. Second chances 65
  4. Let me go 65
  5. Jenny Porter 65
  6. Whole lotta jig 70
  7. Irish sky (Cover Fiorella Mannoia) S.V.
  8. Angel of the sea 70
  9. Horns up and fight 70
  10. Ulysses and the siren 60
  11. Reel o' Fire 60
  12. Home of my heart 60
  13. True story 60
  14. It's a long way to the top (Cover AC/DC) S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
65

 

Recensione di Snarl pubblicata il 08.08.2016. Articolo letto 2148 volte.

 

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