Wraith of Salem «The Code» [2016]

Wraith Of Salem «The Code» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
13.08.2016

 

Visualizzazioni:
953

 

Band:
Wraith of Salem
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Titolo:
The Code

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Martina Pelosi :: Vox
Luca Lenzi :: Guitar
Diego Chillo :: Keys, synth, samples
Marco Zuppiroli :: bass
William Marmi :: Drums

 

Genere:
Industrial Gothic Metal

 

Durata:
15' 28"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ep di debutto per i Bolognesi Wraith of Salem, una band Industrial Metal che ci propone una release breve, composta da 3 brani più cover degli immancabili Ministry, per poco più di 15 minuti di musica.
Non è facile fare Industrial, poiché serve saper comporre una canzone che sia accattivante e potente, ma totalmente asettica e con nessuno strumento troppo sopra le righe; obiettivo non facile se non sei uno dei grandi nomi di questo genere e se hai l’entusiasmo dei debuttanti. Ciononostante, musicalmente i WoS se la cavano non male, con una “Oddly smiling Martyrs” timidamente positiva ma che ad ascolto completo sa fare il proprio lavoro in maniera competente, e meglio ancora sono gli altri due brani propri, con la seconda canzone più compatta e dritta al punto malgrado una chiara influenza dei Rammstein tipo “Feuer Frei!”, mentre “Metempsychosis” sfrutta una musica più tumultuosa e maggiormente groovy, quasi metal, ma dove qui (coma anche altrove) si segnala un lavoro molto buono delle tastiere e dei synth, che fanno aprire i brani alla grande.
Dove purtroppo i WoS segnano il passo e perdono, è nella fondamentale componente della voce, non molto intonata nella seconda canzone, e in generale assolutamente non efficace come linee vocali, che si limitano a seguire la chitarra nella prima canzone e a essere molto ripetitive nella terza. Un aspetto che per ora perdoniamo vista la maturità degli altri musicisti, ma che in futuro dovrà essere assolutamente sanato e migliorato.
In conclusione, “The code” come primo passo discografico è discreto: non certo privo di difetti (Più che altro ce n’è solo uno grosso), ma comunque fatto da dei musicisti che almeno strumentalmente sembra avere qualche carta da giocare. In bocca al lupo per la prossima release, che consiglio essere un altro Ep per evitare di gestire troppe canzoni tutte in una volta sola.

Track by Track
  1. Oddly smiling martyrs 60
  2. I eat dying stars 65
  3. Metempsychosis 65
  4. NWO (Ministry Cover) S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 55
Giudizio Finale
64

 

Recensione di Snarl pubblicata il 13.08.2016. Articolo letto 953 volte.

 

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