Recensione

Leggi “Abysmal Grief” sulla copertina di questo split e già sai che c’è da leccarsi i baffi, e poco male se si tratta di appena due canzoni, una a band: i 27 minuti e passa di musica totale ci bastano e avanzano. “Dies Funeris” degli Abysmal Grief è infatti il tipico brano degli Abysmal Grief, con un feeling più gotico e meno macabro in questa occasione, ma che sembra innocuo all’inizio e che poi ti travolge con quell’organo ossessionante e con un assolo magnifico dell’incredibile e troppo sottovalutato Regen Graves, a completare un brano da avere a tutti i costi.
Non conoscevo, invece, gli Epitaph, che con la seconda canzone ci propongono 14 minuti di un doom rock più mosso e meno maligno, che sulle prime ricorda gli Italiani The Black di “Capistrani Pugnator”, ma che poi aumenta il ritmo, e tutto evolve in qualcosa di più sinistro, con gli strumenti che tengono alta la tensione mentre la voce si districa molto bene con delle linee vocali piene di pathos, il tutto condito alla fine del brano con un bel mid tempo e un organo sepolcrale, che conclude uno split da avere.
Poco da dire: se siete amanti delle atmosfere horror in musica, se il doom, certo proto rock/metal e anche (perché no) le atmosfer più maligne di certo Black Metal sono ciò che fa per voi, questo split è semplicemente da non perdere. Magnifico.

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