Shantak «For The Darkening» [2016]

Shantak «For The Darkening» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
10.09.2016

 

Visualizzazioni:
1203

 

Band:
Shantak
[MetalWave] Invia una email a Shantak [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Shantak

 

Titolo:
For The Darkening

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Nicola Belotti :: Vocals, Lyrics;
- Matteo Spada :: Drums;
- Federico Albini :: Bass;
- Simone Mazzardi :: Guitar;
- Luigi Colucci :: Guitar;

 

Genere:
Melodic Death Metal

 

Durata:
40' 26"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
15.06.2016

 

Etichetta:
Sliptrick Records
[MetalWave] Invia una email a Sliptrick Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Sliptrick Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Sliptrick Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Grand Sounds PR
[MetalWave] Invia una email a Grand Sounds PR [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Grand Sounds PR [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Grand Sounds PR

 

Recensione

Gli Shantak sono una Death Metal Melodic band originaria di Brescia il cui nome deriva dalla letteratura Lovecraftiana indicando delle piccole creature aventi la forma di drago e che ha recentemente dato alla luce il suo primo lavoro intitolato “For The Darkening”, un disco che sin dalle prime battute decreta una sorta di variazione nel genere dimostrando una musicalità che pare più similare ad un Gothic piuttosto che ad un death ferme restando le dinamiche strumentali che risultano eseguite con una certa maestria pur non risultando particolarmente complesse nell’esecuzione; ma d’altronde cosa aspettarsi se è proprio la stessa band a dichiararsi musicalmente ispirata a generi di stampo Thrash, Gothic e Doom? I brani scorrono in maniera decisamente semplice grazie soprattutto al contesto melodico che va a rendere il tutto molto orecchiabile nei contenuti. Difficilmente si assiste a sfuriate in doppia cassa e riff monumentali che scandiscono i passaggi in maniera chirurgica e altrettanti lead solo virtuosi risultando il tutto melodico e particolarmente contenuto. Primo dei brani è “For the Darkening” che dopo un breve intro sviluppata con un basso in modalità acustica danno luogo ad una partenza che ricorda i Paradise Lost in “Icon” andature moderate, riff compatti, discreto livello di produzione e una voce decisamente all’altezza della situazione; “The Disinterment”, brano melodico e misto tra un Epic giustificato dal refrain di chitarra ed un’altrettanta andatura quasi mista tra Heavy e Thrash diretta a non lasciar punti deboli alle spalle; il successivo “Silent Birches” apre in maniera quasi soffusa tra arpeggi di basso e chitarra poi divelti da un acerbo susseguirsi di accordi che generano nuovamente un sound e un contesti prettamente Gothic che non dispiace affatto; è poi la volta di “The Raven”, dall’apertura nuovamente delicata in arpeggio che funge da cornice introduttiva alla moderata ma decisamente potente melodia generata dal quintetto che va ad alternarsi nuovamente a passaggi moderati in cui la parte vocale si alterna con growl più o meno intenso; “Oath if Shadows”, risulta decisamente più accattivante in apertura grazie alla sua particolare melodia che successivamente è tutto un alternarsi tra moderazione e ritmica aspra ma assolutamente melodica nei contenuti; “Drowned Tears” non si distacca molto dalle precedenti, mentre “Rhimes of Creation” apre con un riff grintoso dai contenuti un po’ southern se vogliamo esagerare, dando poi spazio ad una ritmica semplice ma pur sempre di buona fattura; “The River” nuova apertura in chiave acustica con andatura lenta poi tirata con un inaspettato thrash incisivo come un artiglio, dove l’ottima prova vocale lascia indubbiamente il segno; non sono da meno le parti ritmiche che offrono in definitiva uno tra i migliori brani per questo platter; “Germination” ancora una volta segue le orme dei suoi brani predecessori offrendo un intro di matrice decisamente più oscura a cui di seguito una buona melodia fa da sfondo ad una nuova particolare quanto accattivante andatura del brano; si giunge a conclusione con “The Unwept” che offre una buona melodia su base lenta moderata e non distorta dove la parte cantata si rileva anche in un ruolo quasi inedito. Un disco che complessivamente e come sopra già accennato si rileva ben coordinato nei contenuti sia sotto il profilo compositivo ritmico sia in quello cantato; le melodie sono ben eseguite in tutti i brani e l’ascolto ben rende.

Track by Track
  1. For the Darkening 70
  2. The Disinterment 65
  3. Silent Birches 70
  4. The Raven 70
  5. Oath if Shadows 70
  6. Drowned Tears 70
  7. Rhimes of Creation 70
  8. The River 80
  9. Germination 75
  10. The Unwept 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 10.09.2016. Articolo letto 1203 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.