Kyterion «Inferno I» [2016]

Kyterion ĞInferno Iğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
12.09.2016

 

Visualizzazioni:
2680

 

Band:
Kyterion
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Titolo:
Inferno I

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
unknown

 

Genere:
Black Metal

 

Durata:
29' 30"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
24.06.2016

 

Etichetta:
Subsound Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Mi sono avvicinato con non pochi pregiudizi a questo album di debutto dei Kyterion per via di un concept sulla Divina commedia che trovo non originale e troppo autoreferenziale, e a questo si aggiunga che i membri della band sono ignoti (stratagemma ormai abusato da troppi e che mi suona come scopiazzatura dei DeathSpell Omega), si aggiunga anche che la città di provenienza (Bologna) mi sembra fittizia visto che (magari mi sbaglio, è solo una teoria) la conosco e mi sembra troppo mondana, universitaria e cosmopolita per ospitare una band che, dulcis in fundo) nella sua stessa biografia dice sfrontatamente che “l’anonimato non deve sorprendere considerati alcuni dei loro passati lavori”, frase che non ho gradito in quanto (di nuovo) troppo autoreferenziale. Insomma: un po’ di scetticismo è normale e sembrava una cosa tutto fumo e niente arrosto.
Invece l’ascolto di “Inferno I”, 7 tracce più intro e 2 intermezzi per neanche 30 minuti di musica, si rivela molto competente, fatto da una band che di sicuro non è debuttante e che propone un black metal molto orientato sul death e a volte (rare) sdoppia le chitarre tipo death melodico, non sempre originale ma che stupisce per la freschezza delle composizioni, dove nella fattispecie si parla di una opener “Tra la perduta gente” che consiste di un black metal stile Dark Funeral di prima carriera ma meno ignorante e più variegato, e si prosegue con “Caron Dimonio” che addirittura per l’atmosfera spoglia e fredda ma con dei mid tempos che rafforzano il tiro più che mitigarlo vanno a citare gli Aborym di “Generator”, per poi terminare con “Faticoso Manto” che propone ancora un Black svedese, simile agli Handful of Hate ma più arioso nei riffs, e si finisce con una ultima canzone che per il feeling sinistro e molto teso va a citare gli Aosoth. Certo, poi ci sono brani meno riusciti come “Le Brutte Arpie” che si perde in troppe melodie e una “Gerione” troppo Death Metal, ma ciò non intacca il valore di questo “Inferno I”, forse non molto originale, ma che coniuga bene diversi stili su di un black/death di base e che stupisce per l’ispirata freschezza di quest’album, chiaramente fatto a mio avviso da musicisti molto esperti e aggiornati sugli stili delle bands europee.
Insomma: forse troppo sopra le righe e con un concept pacchianotto quanto volete, ma musicalmente non si scappa: i Kyterion su disco convincono e non si dimostrano dei fanfaroni buoni solo ad autoincensarsi. Non rimane che acquistare il loro album e se vi è possibile vederli questo novembre in tour coi Kampfar. Non un miracolo discografico, ma una bella sorpresa, questo sì.

Track by Track
  1. L'etterno dolore - Intro S.V.
  2. Tra la perduta gente 80
  3. L’acheronte - Intermezzo S.V.
  4. Caron Dimonio 80
  5. Limbo 75
  6. La selva de' suicidi - Intermezzo S.V.
  7. Le brutte arpie 65
  8. Gerione 70
  9. Faticoso Manto 80
  10. Lo 'mperator del Doloroso Regno 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
75

 

Recensione di Snarl pubblicata il 12.09.2016. Articolo letto 2680 volte.

 

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