Countless Skies «New Dawn» [2016]
Recensione
Dopo un Ep siglato 2014 presentano il loro primo full lenght intitolato “New Dawn” gli inglesi Countless Skies con un melodic death metal dai tratti epici subito riconducibile a band quali In Flames, Dark Tranquillity, Insomnium e via discorrendo; andature melodiche sin dai primissimi istanti di ascolto quindi, danno manforte a questo disco composto da otto brani schietti, decisi ed eseguiti da professionisti e non da dilettanti. La parte vocale assurge le proprie capacità ad un growl dagli esiti decisamente appaganti e le ritmiche si articolano nella loro semplicità talvolta con esiti epici ed altre con contesti decisamente più aggressivamente sonori dando luogo a generosi risultati. Buoni anche i lead solo eseguiti che rendono il tutto ancora più interessante cosi come le ritmiche appartenenti complessivamente alla scuola Svedese. I brani sostanzialmente scorrono che è un piacere, il contesto epico che va ad insinuarsi su campi appartenenti al death fa la differenza se consideriamo, come sopra già accennato, l’apparato melodico; primo tra i brani è “Aubade” un brano strumentale, dall’apertura quasi soffusa, poi invaso da un immediata melodia mista a incredibili refrain di chitarra che si propagano per tutto il brano; segue “Heroes”, forse uno dei brani che avvicina la band inglese agli svedesi Dark Tranquillity; segue “Incendium”, una brano che si caratterizza sin da subito per la sua andatura massiccia e veloce all’interno del quale le chitarre rendono una melodia incredibile coadiuvando l’energica voce in growl; la successiva “Solace” si mantiene costante sulla linea dei precedenti brani concedendosi maggiormente su profili epici ed offrendo ancora una volta una buona performance di questa band; una sfuriata di puro death metal melodico ci viene offerta da “Daybreak” con una inedita parte vocale in clean; apertura soffusa e musica quasi felpata presentano “Ethereal” un brano che ti entra subito in testa per il suo componimento e lo splendido refrain di chitarra; momento forse più riflessivo fra tutti ci viene proposto da “Wanderer” che ci ricorda un po’ gli Amorphys su “Tales of Thousand Lakes” e la conclusiva “Return” dall’ apertura in pianoforte per poi offrirci un’ altra incredibile melodia ed altrettanta andatura. Un lavoro da ascoltare e da assaporare sino all’ultima nota.
Track by Track
- Aubade 80
- Heroes 85
- Incendium 85
- Solace 80
- Daybreak 85
- Etereal 90
- Wanderer 85
- Return 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 85
- Originalità: 85
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
84Recensione di Wolverine pubblicata il 13.09.2016. Articolo letto 1624 volte.
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