Carnageslumber «Carnageslumber» [2016]

Carnageslumber «Carnageslumber» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
18.09.2016

 

Visualizzazioni:
1561

 

Band:
Carnageslumber
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Titolo:
Carnageslumber

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Paolo Zodd Sofia :: Vocals;
- Salvo Di Marco :: Guitar;
- Lorenzo Reina :: Drums;

 

Genere:
Brutal / Death Metal

 

Durata:
13' 16"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
20.05.2016

 

Etichetta:
Extreme Metal Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Dediti ad un death metal dalle sonorità passate e con alcuni tratti brutal, i connazionali Carnageslumber, presentano questo Ep d’esordio intitolato proprio con lo stesso nome della band. L’Ep, formato da cinque tracce tutte non più lunghe di due minuti e mezzo di ascolto, appare sin da subito riconducibile a sonorità ispirate per la maggiore ai Morbid Angel di qualche decennio fa risultando complessivamente apprezzabili nei contenuti. In ogni caso la capacità della band, tra l’altro formata da soli tre membri, lascia ben emergere la propria indole creativa nonostante si assista ad un sound poco nitido e decisamente impastato nei contenuti. Andature assai spinte e riff corposi, rappresentano in sostanza il contenuto di questo lavoro. Quanto alla parte cantata in growl, pare essere la meno collegata con il sound ispirato al passato avendo la stessa alcuni atteggiamenti più moderni. Ad aprire l’Ep ci pensa “Self-Destructing DNA”, un brano che forse ricorda più compiutamente Morbid Angel per la brutalità che lo contraddistingue dall’inizio alla fine; segue il successivo “Lethargical Blood”, violento il giusto ma a tratti poco premiato dalla qualità della produzione che non consente di apprendere compiutamente i vari passaggi sia introduttivi che costitutivi delle andature; “Nuclearized in Veins” continua con la mattanza fatta di velocità e intensità che esplode nelle ritmiche della chitarra e nell’esasperazione della batteria; anche la successiva “Sukunshinbutzu” appare inarrestabile nei contenuti come anche la conclusiva “Two Headed” sempre molto fedele alla sopraccitata band; dall’ascolto dell’Ep emerge la prova che questa band ha delle capacità che non lasciano affatto indifferente l’ascoltatore; sicuramente una migliore produzione alle spalle farà la giusta differenza sul primo full lenght di questa band.

Track by Track
  1. Self-Destructing DNA 65
  2. Lethargical Blood 60
  3. Nuclearized in Veins 65
  4. Sukunshinbutzu 60
  5. Two Headed 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 50
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
63

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 18.09.2016. Articolo letto 1561 volte.

 

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