Smokey Fingers «Promised Land» [2016]
Recensione
Gli Smokey Fingers, a cinque anni di distanza dal loro debutto con "Columbus Way", tornano con un nuovo album, “Promised Land” per mezzo della Tanzan Music, composto sempre da note Southern Rock a cui ci hanno abituati e consolidando sempre di più la loro direzione musicale. Il gruppo proviene da Lodi e nelle loro vene scorre quel sangue a stelle e strisce che simbolizza tutte le immagini di libertà costituite da quella libertà fatta di spazi infiniti e musica calda.
"Promised Land" ha visto la luce tra Italia ed America, è forse per questo che l’album sembra più avvolto dall’atmosfera giusta per questa band improntata in sonorità Southern.
In questo lavoro si evince la maturità compositiva arrivando a surclassare il loro primo disco e ciò lo possiamo intuire già dalla canzone che apre l’intero disco, “Black Madame” un brano trascinante ed accattivante al punto giusto, ritmi puliti e voce grezza quanto basta per catapultarci nelle terre aride che furono la patria di gruppi storici come ZZ Top, The Outlaws e Lynyrd Skynyrd.
In tutto “Promised Land” nulla è lasciato al caso e nulla è fuori luogo, anzi, è un disco veramente buono sotto tutti i punti di vista, musicali, compositivi e di registrazione.
Le atmosfere di “Stage” sono incredibilmente trascinanti e riportano alla mente un lungo viaggio sonoro attraverso le strade polverose di quell’America che è nel mio immaginario e nei miei ricordi.
“Turn It Up” è forse il brano più leggero ed accattivante di questo disco ma che ben si sposa con tutto il lavoro composto dalla band.
“Thunderstorm” è un vortice incredibile di puro Southern Rock.
Insomma, “Promised Land” è un disco che si lancia in un percorso fatto da voce graffiante, grandi riff di chitarra e di quel tipo di ritmo che invoglia a ballare, un ottimo lavoro per questo gruppo tutto italiano che spero, come meritano, possano aprirsi un varco maggiore nel mondo del rock.
Un album che farà felici i fans di questa musica calda e che non potrà assolutamente mancare ai collezionisti.
Track by Track
- Black Madame 100
- Rattlesnake Trail 95
- The Road Is My Home 90
- DamagelsDone 90
- The Basement 95
- Last Train 95
- Floorwashing Machine Man 90
- Stage 100
- Turn It Up 100
- Thunderstorm 100
- Proud&Rebel 95
- No More 95
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 100
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 100
- Tecnica: 100
Giudizio Finale
94Recensione di Ladystardust pubblicata il 18.09.2016. Articolo letto 1710 volte.
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