Paul Chain «Alkahest» [2016]

Paul Chain «Alkahest» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
01.10.2016

 

Visualizzazioni:
2098

 

Band:
Paul Chain

 

Titolo:
Alkahest

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Sandra Silver :: Synth
Paul Chain :: Guitars, Organ, Vocals
Fabrice Francese :: Bass
Lu Spitfire :: Drums
Lee Dorrian :: Lyrics. Vocals

 

Genere:
Doom Metal

 

Durata:
1h 14' 19"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
10.06.2016

 

Etichetta:
Minotauro Records
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Minotauro Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Minotauro Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Minotauro Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Minotauro Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Against PR
[MetalWave] Invia una email a Against PR

 

Recensione

“Alkahest” di Paul Chain, già edito nel 1995, è probabilmente uno tra i lavori più semplici da ascoltare del nostro guru dello stoner rock, una musica intrisa di misticismo e che qui fu creata in collaborazione con Lee Dorrian. Quello dei Cathedral, per intenderci.
Ma più semplice da ascoltare non significa affatto più commerciale o meno profondo: col cavolo, qui semplicemente l’album scorre molto liscio, con uno stoner rock decisamente tra Cathedral e Black Sabbath (com’è normale che sia), efficace sin dalla opener “Roses of winter”, proseguendo con la più ritmicamente articolata “Living Today” ma anche un pochino più bluesy, fino ad arrivare a cose più doom come la terza e la quarta canzone, mirabilmente variate nel mood con quell’organo che dona un’aria più aggraziata al tutto, anche se per me la migliore canzone di quest’album non può che essere “Static End”, con dei giri di chitarra semplicemente vincenti. Non credo ci sia bisogno di altro per descrivere l’operato di un musicista di fama internazionale come Paul Chain, dico solo che questa ristampa è fatta per farvi fare una cultura che per troppo tempo l’Italia non ha riconosciuto più di tanto a questo musicista, della serie “viva la meritocrazia in Italia”. Che dite, vogliamo dare a questo artista il giusto tributo e far vostro questo capolavoro (tra gli altri)?

Track by Track
  1. Roses of Winter 90
  2. Living Today 90
  3. Sand Glass 90
  4. Three waters 90
  5. Reality 1 80
  6. Voyage to Hell 85
  7. Static End 95
  8. Lake without water 90
  9. Sepulchral Life 90
  10. Electric Funeral (Cover Black Sabbath) S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 95
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
89

 

Recensione di Snarl pubblicata il 01.10.2016. Articolo letto 2098 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.