Damnation Gallery «Transcendence Hymn» [2016]

Damnation Gallery «Transcendence Hymn» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
11.10.2016

 

Visualizzazioni:
2398

 

Band:
Damnation Gallery
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Titolo:
Transcendence Hymn

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Scarlet :: Vocals;
- Lord Edgard :: Guitar;
- Low :: Bass;
- Guitar Nasco :: Drums;

 

Genere:
Horror Metal

 

Durata:
17' 4"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I genovesi Damnation Gallery, esordiscono con questo Ep a cinque tracce intitolato “Transcendence Hymn”, un lavoro incentrato su una musicalità prettamente horror metal dai tratti decisamente grezzi che poca differenza fa dopo una serie di ripetuti ascolti. Se dei cinque brani si escludono l’intro d’apertura e le urla in lontananza della conclusiva l'ascolto viene ridotto a soli tre. Anche l’artcover appare sin troppo elementare, ai limiti dell’aberrante. Sostanzialmente meritano apprezzamenti le rari performance di chitarra acustica, la registrazione del lavoro e la parte cantata in alcune sue proposizioni mentre il resto resta un po’ sui generis; i distorti appaiono scolastici un po’ come tutto il lavoro in generale, risultante in definitiva un po’ timoroso all’ azzardo di qualcosa di maggiormente intraprendente. Come si accennava, particolare è la voce della cantante, acida e aspra il giusto, che si evidenza a tratti rispetto al resto del lavoro. Un’apertura inquietante è il frutto della prima traccia intitolata “Ouverture Mankind’s Fall”, un pianoforte delirante apre la strada al successivo “Evil Extreme”, i cui contenuti paiono ricondursi ad una certa musicalità anni ’80 sin troppo elementare; segue “Dark Soul” che ha di interessante l’acustico in apertura ma già la parte cantata appare poco consona al contesto; il brano di seguito genera una specie di metal accelerato per qualche secondo per poi ristagnarsi su un’andatura che poco dopo appare noiosa; il successivo “Transcendent Hymn” non cambia di molto le cose, piatto e poco dinamico dall’inizio alla fine la cui differenza viene fatta solo dalla cattiveria sprigionata dalla parte cantata; anche la sua seconda parte, nonostante proponga un’andatura con motivo annesso di matrice maideniana, risulta poco attraente. Conclude “Rebirth”, una serie di rumori e urla in lontananza. Un lavoro che appare decisamente un po' blando al limite del mediocre nei contenuti; il lavoro ad avviso di chi scrive appare più una sfida con se stessi piuttosto che mettersi in competizione per trasmettere qualità e capacità.

Track by Track
  1. Ouverture Mankind’s Fall S.V.
  2. Evil Extreme 50
  3. Dark Soul 55
  4. Transcendent Hymn 55
  5. Rebirth S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 45
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 50
Giudizio Finale
51

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 11.10.2016. Articolo letto 2398 volte.

 

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