Aurelia 520 «Cenere» [2016]
Aurelia 520
Titolo:
Cenere
Nazione:
Italia
Formazione:
Marisa Perrelli :: vox, guitar
Andrea Riva :: guitar
Martino Colombo :: bass
Marco Riva :: drums
Simone Poli :: guitar, piano, keyboards, synth
Genere:
Rock
Durata:
26' 49"
Formato:
CD
13.05.2016
Etichetta:
Bagana Records
Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Provenienti dalla bassa Brianza, gli Aurelia 520 sono una band praticamente pop/rock, molto orecchiabile e che poco o nulla ha a che fare sia col rock che soprattutto col metal, e che con questo “Cenere” arriva al terzo album, che propone 7 tracce per la durata risicata di neanche 27 minuti. Un po’ poco, per la verità.
Ora, l’ascolto di “Cenere” rivela una band che, per quanto non abbia praticamente nulla a che fare col genere musicale da noi trattato, riesce comunque a farsi apprezzare per una certa orecchiabilità che rende l’opener “Magia” né più né meno che una canzone simpatica e gradevole, mentre altrove sono lo stile musicale e i testi minimali della title track a piacermi, oltre che ricordarmi certe cose dei Placebo, così come non è male la soffusa “Cara a te”, non diversa da certo pop rock scandinavo, e una “Cinquequarti” più ritmata ma sempre interessante. Tuttavia, esistono in questo album anche soluzioni stilistiche che ne rendono la riuscita molto più nella media e ridimensionata, come “Petali” che ha sempre un buon tiro pop ma con un ritornello noiosetto e un fastidioso uso delle metriche troppo spezzettate nelle canzoni, così come non mi affascina l’ascolto facilone di “Settembre” e la “Maestro” più alternative ma anche corta. Per la verità, c’è anche un altro difetto: a volte gli Aurelia 520 sembrano anche dimenticarsi di scrivere dei ritornelli davvero belli e in grado di uscire dal brano. Per questo motivo le canzoni a volte suonano un po’ appiattite, belle se prese nell’interezza, ma anche che osano troppo poco e sfocate.
Descritto “Cenere”, devo dire che alla fine dell’ascolto per me gli Aurelia 520 sono e restano una band non brutta, ma il cui album “Cenere” è troppo corto di durata ed il fatto di avere comunque delle battute a vuoto rende i suoi bei momenti discontinui, nonché sempre un po’ troppo abbottonati, dove la band necessita di aprirsi di più e di osare. Disco consigliato solo per gli amanti del pop/rock cantato in Italiano meno commerciale, sempre se tra i lettori di Metalwave ci sia tale fascia di pubblico...
Track by Track
- Magia 70
- Petali 60
- Cinquequarti 65
- Cenere 70
- Cara a te 70
- Settembre 55
- Maestro 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 60
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
63Recensione di Snarl pubblicata il 15.10.2016. Articolo letto 880 volte.
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