Recensione

Decisamente interessante questo split autoprodotto e composto da sei brani realizzato in combutta da due band milanesi, gli Acid Ocean e i NO! Il progetto vede coinvolte le due band che si dilettano su diversi stili musicali, quella degli Acid Ocean, su uno sludge stoner, doom, death e post-metal, mentre quella dei NO! su un black doom dai tratti decisamente claustrofobici. I brani, come sopra accennato, sono sei in tutto e sono suonati quattro individualmente da ogni singola band mentre i restanti sono in pratica due cover eseguite insieme da membri delle due formazioni. L’impressione che si ha di questo lavoro è quella di trovarsi di fronte ad un disco ben composto in grado di offrire la possibilità di poter meglio conoscere due diverse realtà stilistiche a confronto con in comune una buona dose di capacità musicale. Gli Acid Ocean hanno alle spalle un 7’’ uscito nel 2012 oltre alla pubblicazione digitale di due brani mentre per i NO!, si tratta della prima esperienza in studio a fianco dei concittadini milanesi Acid Ocean. Lo split apre con “Morning Star”, un brano inedito riproposto dalla band dal proprio repertorio datato 2002 -2003; il brano è inizialmente acustico ma di seguito è successivamente invaso da andature distorte in stoner e da una buona proposta vocale, nitida, brillante; segue poi la successiva “Delusional”, un brano più tendente ad una sorta di death doom metal non tecnico ma di notevolissimo impatto per le melodie; segue poi “LSD” un brano cover con cui la band omaggia gli stessi compagni di split NO! in cui compaiono anche come guest su drum, basso e voce; il brano apre con una melodia dolce e una voce clean iniziale e successivamente growl mista, supportata da un doom metal semplice ma tagliente nei contenuti; è poi la volta del primo brano dei NO! intitolato “Turpidine” dove uno scream tagliente, più da black metal, trova la sua massima esternazione su una base doom metal lenta; il brano di tanto in tanto vede l’inserimento di qualche spezzone vocale in grado di variare i contenuti; segue poi “Er(r) o (r)e”un brano misto e ricco di melodie sviluppate su un nuovo contesto doom; ottima la performance del basso in questo brano che dimostra tutto sommato la preparazione della band a farsi notare al meglio. Conclude lo split “Misantropolis” un brano cover dei Tiamat che le due band si dilettano vicendevolmente a sviluppare in un contesto quasi più industrial. Lo split appare come già sopra indicato di buon livello sia per la preparazione di entrambe le band sia anche per l’ottima nitidezza e pulizia del sound capace di fare quella giusta ed ulteriore differenza nei contenuti.

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