Delyria «Sulphurous Extinction» [2016]

Delyria «Sulphurous Extinction» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
03.11.2016

 

Visualizzazioni:
2183

 

Band:
Delyria
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Titolo:
Sulphurous Extinction

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Barbe :: Chitarra;
- Dottor Mengho :: Chitarra;
- Kyle :: Batteria;
- Sam :: Voce;
- Riccardo :: Basso;

 

Genere:
Extreme Death Metal

 

Durata:
32' 20"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Da oltre un decennio sulle scene musicali, i grossetani Delyria presentano la loro ultima fatica intitolata “Sulphurous Extinction” pressata in nove brani di death metal intenso ed estremizzato nei contenuti. Il lavoro sin dalle prime battute, stante la sua innata propensione al brutale, si presenta come un concentrato ricco di contesti melodici forti sia di un ottimo lavoro delle chitarre e della ritmica in generale oltre che dello scream misto a growl della parte cantata. La doppia cassa di batteria appare una incessante macchina da guerra forgiata per spargere violenza inaudita, ovviamente non solo in modalità doppia cassa, come anche i corposi riff sparati dagli ampli, logici nei contenuti e dal risultato tutt’altro che incomprensibile o rumoroso. Il disco mette subito a proprio agio l’ascoltatore con quella via di mezzo che vede coinvolti sia le melodie che la buona tecnica utilizzata. Un arpeggio in apertura del primo brano segna l’inizio di “Nuclear Winter Conspiracy”, dai contenuti tecnici e dinamici e con una smisurata potenza nel sound; non da meno neanche il successivo “Thenia Worm” dall’inizio quasi moderato poi sfociato in un progressivo crescendo misto death metal, colpi decisamente intensi e ritmica vorticosa fanno del brano un’ottima proposta anche per la comparsa di qualche contesto melodico al suo interno; l’ascolto prosegue con la successiva “Chain Lighting”, altra track con contenuti decisamente dettagliati e ricca di variabili ritmiche a cui è praticamente impossibile rimanere indifferenti; seguono poi “XVII Bacterium” e “Thoucher” due brani eccelleti dall’inizio alla fine dove emerge l’ottima capacità della band nella disposizione da passaggi ritmici più intensi a quelli meno; si procede con “Reforged Hate Machine”, uno dei brani più belli del platter ad avviso di chi scrive, per l’ottimo sincronismo ritmico e per la splendida melodia in arpeggio che va al alternarsi con l’infuocata ritmica; incredibile la performance vocale. La successiva “From Saturn to the Sun”, ci rileva anche il lato più moderato e pacato della band concentrandosi questa volta su un brano esclusivamente acustico e strumentale che rende il combo ulteriormente appetibile; si ritorna ad un buon riff d’apertura nuovamente arricchito con le immancabili melodie per “Sulphureos Extinction” all’interno del quale sussiste l’ormai nota e collaudata alternanza ritmica decisamente singolare nei contenuti; buono anche il lead conclusivo. A chiudere il sipario sul disco è la conclusiva “Grind Magma” che si mantiene sostanzialmente sui toni ritmici dei precedenti brani. Una perfetta produzione rende ulteriormente ottimale un disco di inaudita potenza come questo dei Delyria, ottimo nei contenuti, sviluppato con opportuna obiettività e singolarità. Bravi!

Track by Track
  1. Nuclear Winter Conspiracy 80
  2. Thenia Worm 85
  3. Chain Lightning 85
  4. XVII Bacterium 80
  5. Thoucher 85
  6. Reforged Hate Machine 90
  7. From Saturn to the Sun 85
  8. Sulphurous Extinction 85
  9. Grind Magma 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
85

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 03.11.2016. Articolo letto 2183 volte.

 

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