Escatology «Blasphemous Godhead» [2016]
Recensione
Esce questo primo Ep dei romani Escatology, band ricollegabile approssimativamente ad un death groove metal pur essendo comunque eclettica ad altri generi, intitolato “Blasphemous Godhead”, un otto tracce intenso per una mezz’ora scarsa di ascolto. L’Ep, racchiude in sostanza il bagaglio musicale e personale maturato da ciascun esponente della band nel corso delle proprie esperienze e che, miscelando il tutto, fa di questo lavoro un piccolo capolavoro. Sorprendente sin da subito il profilo ritmico che in sostanza rileva inaspettatamente la raffinatezza che intesse questo lavoro all’interno del quale è praticamente quasi impossibile rilevare difetti o contesti blandi e superficiali. Buona anche la produzione che rende nitido il sound ricco di volta in volta di interessanti, quanto profondi, profili compositivi. Il lavoro dunque, come sopra precisato propone un death metal con plurime sfaccettature che nel corso dell’ascolto e con un minimo di impegno possono a tratti anche identificarsi. Dopo un intro “Intro”, parte come un macigno “Killing Progress”, perfetta simbiosi che abbraccia ritmiche e riff dinamici e tecnici nel loro assetto; buona anche la proposta della parte vocale propensa per un growl gutturale che va, anche nel corso degli altri brani ad alternarsi allo scream; segue poi la successiva “Scraps of Society”, brano che racchiude in maniera decisamente raffinata dei groove pazzeschi con altrettanti stop ’n’go ritmici da capogiro non privi anche di contesti melodici; la mattanza prosegue con il successivo “Cataclysmic Wave”, un brano tirato dall’inizio alla fine che non si risparmia tra folli riff e andature di batteria al di sopra delle righe oltre che dinamici lead solo; ottima la proposta vocale sempre in alternanza growl e scream; il quintetto concede un piccolo intermezzo con il successivo “March and Suffering of Souls”, per poi rimettersi in carreggiata per l’ascolto del successivo quanto folle “The Four Seals”, un brano imponente nei contenuti sempre ricchi di incredibili groove con immancabili melodie; il brano in ogni caso si alterna ad andature quasi più moderate di fronte ad uno scream quasi isterico che ci ricorda inevitabilmente Kevin Sharp dei Brutal Thruth in alcune tra le sue migliori performance. Non ci si arrende neanche con la successiva “The Divine Weapon”, altro pezzo da novanta per questa band nuovi riff e ritmiche incessanti che travolgono l’ascoltatore anche per essere sempre dissimili rispetto ai contenuti dei precedenti brani; l’Ep termina con il conclusivo “Blasphemous Godhead” che non sconfessa affatto quanto descritto inizialmente dandoci l’assoluta conferma dell’indiscussa capacità di questa band, capace di dar vita ad uno stile quasi inconfondibile e della quale auspichiamo un quanto rapido ritorno sulle scene con il primo full lenght. Un Ep consigliato a tutti gli amanti del death metal e dintorni.
Track by Track
- Intro 80
- Killing Progress 80
- Scraps of Society 80
- Cataclysmic Wave 80
- March and Suffering of Soul 80
- The Four Seals 80
- The Divine Weapon 80
- Blasphemous Godhead 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 85
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
81Recensione di Wolverine pubblicata il 07.11.2016. Articolo letto 2324 volte.
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