Despair «Decay Of Humanity (Reissue)» [2015]

Despair «Decay Of Humanity (reissue)» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
09.11.2016

 

Visualizzazioni:
1247

 

Band:
Despair

 

Titolo:
Decay Of Humanity (Reissue)

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Waldemar Sorychta :: Guitars, Vocals
Marek Grrzeszek :: Guitars
Klaus Pachura :: Bass Guitar
Markus Freiwald :: Drums
Andreas Henschel :: Lead Vocals

 

Genere:
Thrash Metal

 

Durata:
38' 18"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
28.09.2015

 

Etichetta:
Punishment 18 Records
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Distribuzione:
Andromeda Distribuzioni Discografiche
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Code7 Distribution
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Plastic Head
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Da buon appassionato di Thrash old school, conosco eccome i tedeschi Despair, ma “Decay of humanity” non è il loro nuovo album: è la ristampa fatta dalla Punishment 18 Records del loro secondo album con copertina originale, uscito originariamente nel 1990.
E sinceramente, la scelta sarà anche encomiabile, ma lascia il tempo che trova, perché “Decay of Humanity” è facilmente il lavoro più debole dei Despair, è un album che per tutti i suoi 38 minuti fronteggia una band che vuole staccarsi dal tipico thrash metal di allora e muoversi verso soluzioni alternative più tecniche e meno conservatrici, ma lo fa nel modo più sbagliato possibile, ovvero diminuendo la velocità e aumentando delle trovate personali (come gli stacchi acustici di “A distant territory” e “Radiated”) che saranno anche sperimentali, ma che non coinvolgono granché; e se non bastasse aggiungeteci un cantante che per tutto l’album canta fin troppo pulito e prendendo troppe note. Il tutto per un album che per tutto il tempo sa a malapena dove andare a parare, e appena un po’ più tecnico degli altri due. Diciamo sulla scia di “The sound of perseverance” dei Death, ma senza neanche arrivare vicino a quel capolavoro.
“Decay of Humanity” non è dunque il miglior lavoro dei Despair, ma gli spezzerò una lancia a favore dicendo che ha la grossa attenuante che toccare lidi innovativi e tecnici del thrash è difficile adesso, figuriamoci nel 1990. Ma se non è un disco ignobile, comunque non è neanche da venerare, e più che consigliarlo ai completisti del thrash anni 80 più melodico e vagamente tecnico, non posso andare. Tra l’altro senza neanche qualche bonus track o l’aggiunta di qualche live bootleg, che almeno avrebbe aggiunto più contorno… Se lo trovate, compratelo pure, ma non lo consiglio come primo ascolto dei Despair: gli altri due album erano migliori.

Track by Track
  1. Decay of humanity 65
  2. Cry for liberty 70
  3. Delusion 70
  4. Victim of vanity 55
  5. A distant territory 60
  6. Silent Screaming 55
  7. Radiated 60
  8. Satanic verses - Outro S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
63

 

Recensione di Snarl pubblicata il 09.11.2016. Articolo letto 1247 volte.

 

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