Hateworld «Mass Deception» [2016]

Hateworld «Mass Deception» | MetalWave.it Recensioni Autore:
vento »

 

Recensione Pubblicata il:
12.11.2016

 

Visualizzazioni:
1960

 

Band:
Hateworld
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Titolo:
Mass Deception

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Felix Liuni – Lead Vocals,Backing Vocals
Vincenzo Ianniello -Lead and Rhythm Guitar
Alberto Castelli – Bass
Massimo Ventura – Lead and Rhythm guitar,Backing Vocals
Andrea Sannino – Drums

 

Genere:
Old School Thrash Metal

 

Durata:
32' 5"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
25.11.2016

 

Etichetta:
Eartquake Terror Noise
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Distribuzione:
Andromeda Distribuzioni Discografiche
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Punishment 18 Records
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Code7 Distribution
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli HATEWORLD dediti ad un thrash metal old school provengono da Torino e nascono nel 2007 grazie all'unione di due chitarristi : Vincenzo Iannello e Enrico, vicini di casa. Dopo poco tempo entra nella band pure il bassista Alberto Castelli che creerà il monicker Hateworld. Nel 2009 ,dopo un incontro casuale, Vincenzo trova in Tobia il batterista che va a completare la sezione ritmica. La formazione così incompleta ,dopo molte ricerche trova nel 2010 in Mirko il nuovo singer e così gli Hateworld, con una decina di pezzi nel loro bagaglio creativo iniziano la gavetta sui palchi torinesi.Nello stesso anno registrano il loro primo ep intitolato "Another holocaust". Dopo svariati concerti ,Tobia lascia la band e così Enrico passa alla batteria ed invece alla voce Mirko viene sostituito da Sergio Vinci. La band sembra rinata; ma dopo una serie di eventi Sergio lascia il gruppo seguito a breve pure da Enrico. I restanti Hateworld non si arrendono e di li a poco reclutano Andrea Sannino e Sergio ritorna dietro il microfono. A questi nuovi arrivi e rienti subentra anche Massimo "Megamax" Ventura ( già chitarrista con i fratelli Manhut) alla seconda chitarra. Ora la formazione è completa e dopo numerosi live, la band è pronta a registrare il loro primo full-length. Di questo andrò a scrivere in questo articolo per presentare il loro "MASS DECEPTION". Il disco risente di quel sound che ha fatto scuola nell'ambito thrash metal, vale a dire influenze di Metallica e Slayer. Partono da subito con toni aspri gli HATEWORLD con il pezzo "Natural disaster" che con un feroce thrash e una ritmica schiaccia sassi scuote dal torpore iniziale che l'intro ci aveva in qualche modo introdotti con mistero velato. L'asssalto all'arma bianca è portato alla massima potenza con " War in my eyes" che colpisce duro con la sua sezione ritmica ben compatta e dal cantato chiaro e strong di Felix. Il refrain la fa da padrone e i vari stop and go son ben sorretti da tutta la band. S'apre cheta "Behind the mask" con una intro che scivola su un tappeto ghiacciato per poi cadere in uno strapiombo infernale che gira e rigira verso l'abisso oscuro dell'inferno. Anche quando rallentano gli HATEWORLD continuano a pestare con decisione e forza ,dimostrando di aver appreso molto bene la lezione degli dei del thrash. Pochi rintocchi come una campana e poi via a correre a rotta di collo giù per il dolce pendio dello speed thrash tessuto a regola d'arte da questi spavaldi giovanotti decisi a spianare ogni ostacolo con "Another holocaust" che sfocia poi con "Cospirazione" unica song in lingua madre .Pezzo con ritmi up and down che cattura l'attenzione dal semplice refrain e dal passo cadenzato e guardingo. "They live they sleep" è il pezzo che fa da singolo per questo first album degli HATEWORLD.Pezzo tirato e ben eseguito con tempi veloci e trascinanti che fa correre le gambe lungo ripide salite alternate ad improvvise discese su cui si scivola su di un preciso assolo che va a perforare il tappeto sonoro che fa da terreno fertile. "The disease" s'apre con un intro di basso e poi via spianata verso un continuo martellamento accompagnato dalle urla inferocite di Felix. A metà pezzo alcuni stop and go fanno da intro ad un poderoso assolo che slitta sulla possente corrente del basso che percorre decisa la scia per poi andare a terminare nel martellamento incessante della sezione ritmica."Horror sheep" si apre con un massiccio rullare di batteria per poi prendere il volo su decise e pesanti sferzate thrash metal infarcite da interventi in coro dei membri della band. A metà pezzo un assolo spezza collo traccia le coordinate per un nuovo inzio galoppante e massiccio per poi ripetersi con più melodia a tre quarti e andare a terminare col ritmo iniziale. L'album termina con l'ononima song" Hateworld" introdotta da un riff melodico seguito subito dopo dal trascinante ritmo incalzante della macchina da guerra Hateworld. Le ritmiche macinano l'asfalto e la polvere che viene alzata si concretizza in cori decisi e sicuri . Verso la metà rallenta per donare atmosfere di "relax" e stasi ma per poco, perchè da subito si corre verso il traguardo a manetta, schiacciando sull'acceleratore si tritura tutto ciò che si incontra sul cammino. L'album si chiude con un delicato arpeggio che simula il soave vento che alle spalle soffia delicato. Bella prova per questa giovane e promettente band torinese che fa ben sperare per un buon proseguio verso un futuro ricco di successo. L'unica cosa che si può chiedere loro, è di cercare un pò più originalità, anche se son consapevole che questo non è facile.

Track by Track
  1. Natural disaster 70
  2. War in my eyes 80
  3. Behind the mask 65
  4. Another holocaust 70
  5. Cospirazione 80
  6. They live we sleep 80
  7. The disease 85
  8. Horror sheep 75
  9. Hateworld 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 45
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
73

 

Recensione di vento pubblicata il 12.11.2016. Articolo letto 1960 volte.

 

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