Roxin' Palace «Freaks of Society» [2016]

Roxin' Palace «Freaks Of Society» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Ladystardust »

 

Recensione Pubblicata il:
20.11.2016

 

Visualizzazioni:
2330

 

Band:
Roxin' Palace
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Titolo:
Freaks of Society

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Al: Voce
Cown: Chitarra
Gian Roxx: Basso
Hell: Batteria

 

Genere:
Sleaze Rock / Hard Rock

 

Durata:
51' 50"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
31.10.2016

 

Etichetta:
Sleaszy Rider Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Eagle Booking Live Promotion
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Recensione

Tornano i Roxin’Palace con il secondo album “Freaks Of Society”, via Sleazy Riders Records, a tre anni di distanza dal loro debut album omonimo.
Le sessioni di registrazione sono avvenute presso i Missed Track Studio di Pordenone sotto la guida di Matteo Corona ed è reperibile nei negozi e nei digital stores.
Un’intensa attività live per la promozione dell'album di debutto, culminata con concerti in Repubblica Ceca e la presenza in prestigiosi festival come Metal Days in Slovenia, insieme a gruppi come Obituary, Manilla Road e Satyr Icon.
Nel 2014 un cambio di lineup con la sostituzione del cantante Axel, il chitarrista e il bassista Slaver Garret con i nuovi membri, Al e Gian.
Le loro sonorità rimangono influenzate dall’epoca d’oro in cui lo street e lo sleazy metal di matrice americana, quella che per chi come me è cresciuto ed è rimasto legato allo stile ed al genere è pura gioia! L’album composto da dodici tracce (più una bonus track), inizia con una musica da circo in “Freaks of society”, come presentazione tipo “Signore e Signori, ecco a voi il grande circo del rock!” Si passa poi a “Monster Love” molto presente la sonorità riprese ai Bang Tango.
“Gangs eraser” è un turbinio di ritmi a riff che i nostrani rockers presentano con energia.
Ci avvolgono con le note che vanno dai Guns n’ Roses, molto presenti nel brano “Thai of mine”, passando ai suoni degli L.A. Guns.
“Postatomic Hotel” in pure stile Vanh Halen, un pezzo arioso e scanzonato che strizza l’occhio ai nostalgici come la sottoscritta.
Con “L.A. Mist” ci si trova in un’atmosfera dolce, la classica ballad che non può mancare, una canzone dal sapore romantico.
“Monkey Junkie” ci riporta sulla retta via, un altro brano adrenalinico, un’altra carica di adrenalina come in “Rockers of the eagle” dove troviamo un’intro in pure stile G’N’R.
“Neighbourhood stars”, un altro giro sulla giostra dello sleazy rock, il cui brano è stato scelto come singolo e di cui è stato realizzato un video
“Fading Idol” è una delle mie preferite dell’intero disco, ruffiana quanto basta per farsi strada nel invogliare a canticchiarla e ballare.
“Freak?” ha un’introduzione di chitarra in crescendo in cui si vanno ad unire gli altri elementi per avviare un brano compatto di puro rock.
“F.A.N.” è un altro brano orecchiabile, divertente e smaliziato.
“Little Lizzy” la bonus track del disco, è una canzone che mi ha colpito al primo ascolto, trascinante e con una ritmica che non lascia un attimo di respiro.
L’artwork, in sintonia con la tematica “freaks” dell’album è di Simone Zimon Sut del New Breed Graphic Studio.
Un disco da non perdere ed avere assolutamente nella personale collezione per gli amanti del genere, un album che non cambierà la storia della musica ma che è sicuramente ben costruito, che diverte ed è semplicemente rock. Lunga vita alla band.

Track by Track
  1. Freaks of Society 75
  2. Monsters Love 75
  3. Gangs Eraser 80
  4. Thai of Mine 80
  5. Postatomic Hotel 80
  6. L.A. Mist 75
  7. Monkey Junkie 80
  8. Rockers of the eagle 75
  9. Neighbourhood Stars 80
  10. Fading Idol 80
  11. Freak? 80
  12. F.A.N. 75
  13. Little Lizzy 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
79

 

Recensione di Ladystardust pubblicata il 20.11.2016. Articolo letto 2330 volte.

 

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