Burning in Deception «Madness Arises» [2016]
Burning in Deception
Titolo:
Madness Arises
Nazione:
Italia
Formazione:
- Vincenzo Avallone :: drums,guitars,bass,production,mix,mastering;
- Georgia Damigou :: Orchestral arrangments,sound design,keyboards,production
- Ruan C. Elias :: lyrics,vocals,production
Genere:
Death Metal
Durata:
19' 49"
Formato:
EP
01.11.2016
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Questo progetto dei Burning in Deception, nasce dalla collaborazione internazionale tra l’italiano produttore e chitarrista Vincenzo Avallone, il cantante e compositore brasiliano Ruan Elias e la tastierista greca Georgia Damigou che hanno deciso di dare alla luce questo Ep a sei tracce intitolato “Madness Arises” suonando in maniera assolutamente egregia del buon Symphonic Death Metal non privo di elementi cinematici e con alcune linee melodiche. Indubbiamente lo scenario che il trio ci presenta è assolutamente oscuro e tetro, all’interno del quale non mancano ritmiche ben eseguite a suon di riff di chitarra dal contenuto magistrale ed annessi lead solo virtusi; ottime le ambientazioni in synth ed assoluta poliedrica la parte cantata che spazia da puntate scream growl a un clean tutto da ascoltare. Ciò che indubbiamente resta particolarmente impresso di questo lavoro sono i contesti sinfonici di cui la band si serve per introdurre e creare quel tipo di scenari che vanno sostanzialmente a sviluppare i contenuti e le tematiche di ogni singolo brano. Dopo un intro su base horror scenica “Madness Arises” che sprigiona ben presto un compatto death metal, parte il primo effettivo brano “Asylum” che vede la partecipazione come special guest in lead solo del chitarrista greco George Constantine Kratsas, dove una nuova ambientazione oscura su un lamento umano ed una viola classica aprono lo scenario apocalittico quanto sinfonico di questo brano; ritmiche che si susseguono con una precisione incredibilmente tecnica e ottima performance vocale; segue il successivo “First Blood”, all’interno del quale la band vede la partecipazione di Fabrizio Santini come guest star al basso; il brano si sviluppa nuovamente su uno scenario classico fatto in synth il cui successivo impatto ritmico decreta l’ottimo lavoro della chitarra e l’incredibile energia che rilascia la parte cantata; a prendere parte questa volta su “Hunoly Sight” è il chitarrista greco Alexandros Despotidis con il suo incredibile lead solo di chitarra realizzato questa volta all’interno di un contesto ritmico leggermente più moderato ma sempre maledettamente d’impatto. Segue il successivo “A brief Mment In Time”, dove un ottimo death metal prende le redini della situazione incentrandosi su una ritmica pregna di variazioni in controtempo; chiude l’Ep l’outro “Finally Free” portandoci su una quiete inaspettata a cui non siamo spesso abituati. Un ottimo Ep che conclama il buon connubio tra l’internazionalizzazione degli artisti che ne prendono parte; ottimo il contesto e l’ambientazione in un potente quanto d’effetto symphonic death metal.
Track by Track
- Madness Arises (intro) S.V.
- Asylum 80
- First Blood 80
- Unholy Sight 80
- A Brief Moment In Time 80
- Finally Free (outro) S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 80
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
80Recensione di Wolverine pubblicata il 04.12.2016. Articolo letto 997 volte.
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