Furious Barking / Desmodus «Italian Thrash Relics Vol. I» [2016]
Furious Barking / Desmodus
Titolo:
Italian Thrash Relics Vol. I
Nazione:
Italia
Formazione:
DESMODUS:
- Andrea Attollino :: Bass;
- Ilaria Figallo :: Drums;
- Ares Movio :: Guitars;
- Emiliano Pressacco :: Guitars;
- Massimo Cechet :: Vocals;
FURIOUS BARKING:
- Francesco Giaconi :: Guitars;
- Roberto Mattei :: Vocals;
- Giorgio Olori :: Bass;
- Massimo Ferranti :: Drums;
- Fabio Bottazzo :: Guitars;
Genere:
Thrash Metal
Durata:
46' 2"
Formato:
CD
Recensione
Le due etichette italiane della Rude Awakening Records e della Death Storm Records, in accordo tra loro, hanno recentemente deciso di intraprendere una interessante quanto importante iniziativa come quella di ristampare sotto forma di split record una serie di cd, in serie limitata, che vede la ripubblicazione di Ep o demo realizzati tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ‘90 da band italiane che nel loro piccolo hanno comunque contribuito a caratterizzare la scena thrash e death metal dell’epoca. Come si diceva poc’anzi, l’iniziativa prevede l’uscita in alcuni volumi di rarissimi cd introvabili; a tal proposito oggi ci occuperemo del primo split che ha come protagonisti uan band proveniente da Ascoli ovvero i Furious Barking e i goriziani Desmodos. Si tratta di due realtà epocali del thrash metal italiano a confronto i primi, con la riproposizione del loro primissimo demo intitolato datato 1991 “De- Industrialized”, mentre i secondi, ci presentano il loro unico full lenght del 1992 intitolato “Human Wreck”. Si da subito nel corso dell’ascolto emerge quella particolarità che accomuna maggiormente i due lavori ovvero il fatto di essere ben radicati al vecchio stile dell’old thrash americano; ce ne danno subito un esempio i Furious Barking che dopo l’intro d’apertura nel corso partono con il primo brano “W.W.M.O.D.” all’interno del quale non si risparmiano tra furiose cavalcate in puro thrash metal all’interno del quale emerge, anche in considerazione della vecchia produzione, l’ottimo lavoro di basso che si contraddistingue tra le rapide ritmiche infuocate tra chitarre e batteria; altro buon brano risulta “Euthanasia” sempre caratterizzato dal sound dell’epoca, puro e schietto come un colpo di pistola, che si mantiene in alternanza sonora tra moderazione e accelerazione dinamica non poco e d’effetto. Passando poi la mano ai Desmodus, non appare difficile ravvisare collegamenti con i Testament, che all’epoca davano alle stampe “The Ritual” che partono subito con la loro “Domination”, dalle sonorità più grezze, ma prepotente non poco nella proposta; si apprezza anche la quasi sleyeriana “See the Light” violenta e aggressiva tra ritmiche pazzesche, riff brutali e lead solo incredibili. Tirando le somme, possiamo non far altro che apprezzare questa incredibile iniziativa delle etichette sopraccitate che non ci faranno certo dimenticare band nazionali che, come i Furious Barking e dei Desmodos, hanno contribuito a lasciare un segno nella storia del metal italiano.
Track by Track
- ADM Concilium S.V.
- W.W.M.O.D. 70
- Neophyte Necessity 65
- Euthanasia 65
- Ipse Dixit 70
- Soldiers (Hill A 136) 65
- Domination 70
- Human Wreck 65
- See the Light 70
- Everything Is Dying 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
67Recensione di Wolverine pubblicata il 05.12.2016. Articolo letto 1728 volte.
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