Grral «Il Viaggio» [2016]

Grral «Il Viaggio» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
23.12.2016

 

Visualizzazioni:
802

 

Band:
Grral
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Titolo:
Il Viaggio

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Unknown

 

Genere:
Rock

 

Durata:
42' 49"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
28.04.2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non che noi qui a Metalwave definiamo i cd sin dalla superficie, ma già ad un primo approccio i Milanesi Grral mostrano una certa preoccupante mancanza di precisione per i dettagli, come un nome della band davvero strano e incomprensibile se fai rock leggero quasi pop, una biografia davvero scarsa dove non è presentata la formazione, un titolo dell’album francamente cliché e una copertina dallo stile già visto e stravisto. Purtroppo, all’atto pratico “il viaggio” si rivela essere per l’appunto così: non è particolarmente brutto o fatto male, semplicemente è molto ma molto basilare e dozzinale, con non molte idee e anche del tutto estraneo al metal (particolare questo non trascurabile visto il nome di questa webzine), per un risultato che davvero lascia il tempo che trova.
In pratica infatti basta poco per formulare la composizione del pop rock dei Grral: usate dei giri melodici basilari e normalissimi, aggiungete una voce che sta troppo in primo piano e che risulta ripetitiva nei ritornelli, con gli strumenti che spesso si limitano ad accompagnare e nulla più o ad essere fin troppo manieristici senza lasciare traccia, come “Fin nei miei pensieri”, mentre a volte, come in “Fiume Ribelle”, la band decide stranamente di chiudersi prima del ritornello, privando di fatto la canzone di un chorus che esca e che faccia decollare il brano, mentre altre volte ascolti una “Amo di te” che puoi anche non ascoltare se hai sentito “Under the bridge” dei Red Hot Chili Peppers. Presto o tardi arriva il momento dove a furia di brancolare nel buio i Grral cominciano a ripetere le idee, e a quel punto la frittata è fatta, con un disco come “Il viaggio” smorto, senza highlights e con una dozzina di canzoni che suonano carine in sala prove e nulla più, senza idee e senza entusiasmo. E tutto questo tralasciando trovate incomprensibili come la band che si fa gli applausi da sola alla fine della decina canzone. Ma che vuol dire?!?
Mi spiace bocciare la band e mi spiace se le mie parole suonano dure, ma un album di debutto è un’opportunità preziosa da non sprecare e non qualcosina come un Ep qualsiasi che si può fare anche giusto per divertimento, e la verità è che qui non c’è granché da salvare né qualcosa di comparabile nell’ambiente rock leggero italiano. Questo viaggio è innocuo, ma anche estremamente noioso e insapore: è un disco fatto giusto per divertimento o per dire che anche questi ragazzi hanno fatto un cd, ma oltre a quello non si va. Neanche di un centimetro, mi spiace.

Track by Track
  1. Intro S.V.
  2. Icaro 55
  3. Maledetta citta' 55
  4. Pioggia sporca 50
  5. Sette anime 55
  6. Fin nei miei pensieri 50
  7. Nuova illusione 55
  8. Il sole su di me 55
  9. Fiume ribelle 50
  10. Vento a sud 50
  11. Cuore rosso 50
  12. Amo di te 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 55
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 45
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
53

 

Recensione di Snarl pubblicata il 23.12.2016. Articolo letto 802 volte.

 

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