Daniel Gazzoli Project «Night Hunter» [2016]

Daniel Gazzoli Project «Night Hunter» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
29.12.2016

 

Visualizzazioni:
1817

 

Band:
Daniel Gazzoli Project
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Titolo:
Night Hunter

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Daniel Gazzoli :: Guitar, Bass, Synt and Backing Vocals;
- Leonardo F. Guillan :: Lead and Backing Vocals;
- Luke Ferraresi :: Drums;
- Luca Zannoni :: Keyboards;
- Nicholas Guerzoni :: Backing Vocals;

 

Genere:
Hard Rock / AOR / Class Metal

 

Durata:
44' 5"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
02.12.2016

 

Etichetta:
Street Symphonies Records
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Distribuzione:
Andromeda Distribuzioni Discografiche
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Agenzia di Promozione:
Atomic Stuff
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Recensione

Ascoltare un lavoro come questo di Daniel Gazzoli intitolato “Night Hunter” in chiave hard’n’heavy, significa sostanzialmente prendere la macchina del tempo per tornare indietro alla metà degli anni ’80, all’incirca una trentina d’anni fa, quando iniziava a bollire la pentola del metal pronta poi per esplodere a cavallo della fine degli anni ’80 primi anni ’90. Ed è proprio questo che l’autore, coadiuvato in questo progetto da numerosi artisti professionisti, vuole ricondurci attraverso le sue musiche e quelle ritmiche che non rimpiangono affatto band del calibro di Bon Jovi, XYZ e via discorrendo, forti tutte di particolarissime emozioni che scaldano e fomentano non poco gli animi degli appassionati di quell’epoca. Suoni grintosi ma allo stesso tempo caldi, come la voce in puro clean che scalda gli animi e le passioni dei più sentimentali. L’apertura del platter è affidata a “Night Hunter” un brano eccellente per melodie, ritornelli e quant’altro possa in qualche modo rendere l’idea del hard’n’heavy d’annata; segue “Forged by the Pain”un brano dinamico quanto forzuto e massiccio nei contenuti che anticipa la successiva quanto splendida “Liar” pura ritmica e tematica anni ’80 da film cult; segue “Self Destruction Blues”, brano maggiormente incentrato su una specie di blues rocchettizzato che non dispiace affatto l’esito complessivo; il brano richiama per alcuni aspetti un po’ lo stile Bon Jovi ma in definitiva piace; si prosegue con “Heartblame” e il successivo “Run” due brani di cui il primo particolarmente melodrammatico mentre il secondo decisamente dinamico nelle andature, tendenti all’heavy, all’interno delle quali non mancano i virtuosismi dell’autore oltre alla particolare proposta del ritornello; intensa e particolare ballata con “Prayer for an Angel”, brano decisamente espressivo nei contenuti che ci conduce al roccioso “Don’t Leave me Alone” dove malinconia e dark viaggiano praticamente a braccetto; “The Beat of My Heart” uno splendido heavy metal accattivante nei contenuti che risolve sulle andature meno propositive di alcuni dei suoi predecessori. Un disco particolarmente bello dall’inizio alla fine che non stanca ma che affascina brano per brano grazie al suo particolarissimo heavy sex appeal metal anni ’80.

Track by Track
  1. Night Hunter 85
  2. Forged by the Pain 85
  3. Liar 80
  4. Self Destruction blues 80
  5. Heartblame 75
  6. Run 80
  7. Prayer for an Angel 75
  8. Don't Leave me Alone 80
  9. The Beat of My Heart 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
79

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 29.12.2016. Articolo letto 1817 volte.

 

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