Rawlerz «Raw Ways» [2016]
Rawlerz
Titolo:
Raw Ways
Nazione:
Italia
Formazione:
- Leonardo Trevisan :: Voce, chitarra;
- Francesco Cocchetti :: Batteria, Cori;
- Davide Martini :: Chitarra;
- Paolo Pruneti :: Chitarra;
- Mirko De Angelis :: Basso, Cori;
Genere:
Hard rock / Heavy metal
Durata:
38' 16"
Formato:
CD
2016
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Album d’esordio per i toscani Rawlerz intitolato “Raw Ways”, un disco che probabilmente resterà unico proprio in considerazione del fatto che la stessa band ha dichiarato di necessitare di una pausa senza scadenza e per cui, probabilmente, per molto, molto tempo non si sentirà parlare di loro. Formatasi solamente nel 2014 a Firenze, i Rawlerz nascono come iniziale cover band per poi mutare indirizzo e offrire nel corso dei live qualche brano personale. Il disco in esame, totalmente autoprodotto, è un otto tracce che richiama fedelmente il sound hard rock anni ’70 a cui la band è molto legata pur apparendo all’ascolto non troppo curato sotto il profilo della produzione trattandosi in sostanza di un lavoro esclusivamente artigianale; quanto ai contenuti, pur sussistendo delle idee decisamente apprezzabili, vengono poco messe in risalto anche a causa di un sound decisamente primitivo e non supportato da qualsivoglia effetto ad eccezione di distorti di base. Il brano d’apertura “Edge of the Legend” pare indirizzarsi un po’ sui primissimi AC/DC per mantenersi su atmosfere dal sapore più moderato e meno irruento. Segue “Animalize”, un brano dall’apertura acustica con un cantato clean poi orientato su un hard rock spinto ma decisamente rudimentale nei contenuti; un buon brano ma purtroppo con poco mordente appare anche il successivo “Werewolves Night” mentre il successivo “Then you’ll See” si presenta con un nuovo acustico un po’ alla Cinderella della fine anni’80 con uno sviluppo decisamente orientato sulla ballata; un inizio intrigante è offerto da “Leaving This Planet” ma poi il brnao tende un po’ a perdersi nei contenuti fossilizzandosi sin troppo su contesti moderati e poco intensi; si prosegue con “Rest with the Gods” all’interno dei quali sussistono momenti hard più determinanti rispetto ad altri; Fastway” e il conclusivo “Alatar the Blue Wizard” dimostrano il primo un discreta propensione hard rock della band mentre con il secondo si ravvisa una serie di cambi di tempo che mettono quasi a dura prova la resistenza della band stessa. Un lavoro che purtroppo lascia un po’ l’amaro in bocca non tanto per la voglia di fare della band ma per il fatto della blanda produzione da un lato e dall’altro probabilmente per una non completa maturazione sotto il profilo dell’esperienza e compositivo. Purtroppo se la band non realizzerà altri lavori apportando i miglioramenti segnalati, non sapremo mai che tipo di anima effettivamente avrebbe potuto avere.
Track by Track
- Edge of the Legend 60
- Animalize 55
- Werewalves Niht 55
- Then you'll see 50
- Leaving this Planet 55
- Rest with the Gods 50
- Fastway 60
- Alatar The Blue Wizard 50
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 55
- Qualità Artwork: 50
- Originalità: 55
- Tecnica: 55
Giudizio Finale
54Recensione di Wolverine pubblicata il 09.01.2017. Articolo letto 837 volte.
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