Too Left 2 Be Right «SOS Mall» [2016]
Recensione
“SOS Mall” dei Romani Too Left 2 Be Right è il primo disco sulla lunga distanza di questa band di Roma, è vagamente definibile come un mix tra rock, alternative, noise e grunge, ed è il frutto di quattro musicisti alla ricerca della personalità e dell’abbattimento delle frontiere musicali, per un risultato volontariamente spiazzante, folle e stravagante. Proposta lodevole e rispettabile, ma il risultato pur se dignitoso non è comunque scevro da difetti e ridondanze varie che rendono il tutto sicuramente variegato ma comunque non molto comprensibile e un po’ confusionario.
Il fatto è che per tutto l’album, partendo dal fatto che le note positive ci sono, i TL2BR per me cercano di strafare, con dei brani che a volte hanno fin troppa carne al fuoco (“Number than me”), altre volte hanno idee talmente eccentriche che finiscono per coprire il resto, come il riff centrale di “Drunk Designer” troppo diverso da tutto il resto, mentre qua e là i ritornelli suonano contorti, non si aprono bene e non sempre vengono ripetuti o c’è un’altra strofa. Questo rende canzoni come “If you want”, “Killer Application” e “Cloud fighter” ascoltabili ma ben poco scorrevoli, dove un gustoso senso di pazzia musicale viene ben presto reso troppo contorto. Meglio quando i nostri suonano più lineari e anche più brevi di minutaggio, come “Shopping bag”.
Insomma, io non so se è il troppo entusiasmo, troppa foga, una certa insicurezza o scarsa cementazione tra i ragazzi, ma “SOS Mall” è un disco fatto da ragazzi con potenziale tecnico, inventiva e personalità, ma che mostra più buone idee che vero talento, e nonostante una generale riuscita dei brani, suona molto iper lavorato e pertanto molto del potenziale della band va sprecato in canzoni molto apprezzabili in parti singole, ma difficili da digerire nel complesso. Per questo motivo, l’album è consigliabile esclusivamente ai collezionisti del rock alternativo più eccentrico e sperimentale e perlopiù solo ad essi; la difficile fruibilità e la poca scorrevolezza lo rendono meno digeribile da una fascia di pubblico più ampia.
Track by Track
- Sound of chains 65
- Number than me 60
- New device 65
- Shopping bag 75
- If you want 60
- Keep my colours 70
- Drunk Designer 60
- Killer application 65
- Cloud Fighter 60
- SOS Mall 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 60
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
64Recensione di Snarl pubblicata il 30.01.2017. Articolo letto 737 volte.
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