Grodek «Downfall of Time» [2016]

Grodek «Downfall Of Time» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
11.02.2017

 

Visualizzazioni:
783

 

Band:
Grodek
[MetalWave] Invia una email a Grodek [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Grodek

 

Titolo:
Downfall of Time

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Tiziano De Cristofaro :: Guitar
Matteo Colantonio :: Voice, Guitar
Matteo Sputore :: Bass
Alessandro Leone :: Drums

 

Genere:
Metal Decadente / Doom

 

Durata:
25' 32"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Ronin Agency
[MetalWave] Invia una email a Ronin Agency [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Ronin Agency [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Ronin Agency [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Ronin Agency
Underground Metal Alliance
[MetalWave] Invia una email a Underground Metal Alliance [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Underground Metal Alliance [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Underground Metal Alliance [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Underground Metal Alliance

 

Recensione

Discreto con alcuni punti di sviluppo, questo Ep degli Abruzzesi da Vasto, Grodek, presentati su Metal Archives come Melodic Black/Gothic Metal e sulla loro pagina facebook come band Doom/Death, e che io definirei invece come un buon esempio di Death Melodico, e fortunatamente non si parla del melodeath stereotipato.
No, qui ci si rifà al Death Metal melodico ma sofisticato e sognante, che rende l’atmosfera a volte rabbiosa fino a toccare creto sludge nell’opener “From the fog I rose”, e che a volte va a planare (con le dovute distanze) a certi Dark Lunacy in “Naiade” per una certa malinconia di fondo e per la melodrammaticità di “Time and black tides”, dove però qui si toccano lidi ancora diversi per delle aperture musicali particolari, anche se il brano che mi ha colpito di più è senz’altro “The pale dame”, melodica ma rabbiosa e non lenta, che va a toccare addirittura “Amok” dei Sentenced e che mi ha stupito per la personalità. Tutto bene dunque come classe, ma come forse si sarà intuito, i Grodek sono acerbi e ancora un po’ caotici in quanto ad amalgama delle influenze, tutte buone ma buttate un po’ alla rinfusa e che necessitano di un filo conduttore più definito, in maniera tale (e questo è il secondo difetto dell’EP) si potrebbe scremare un po’ di minutaggio dalle canzoni. Non che non apprezziamo i brani lunghi, ma secondo me qui qualche esitazione e prolissità c’è, e il brodo è in questo modo un po’ allungato.
Insomma: luci e ombre, ombre e luci, ma anche un bel po’ di potenziale intravisto. Se vi piace il death metal melodico ma quello vero e senza ritornelli puliti e robe così, l’ascolto dei Grodek potrebbe interessarvi. Nel frattempo, vediamo che sanno fare e quanto migliorano con la prossima release.

Track by Track
  1. From the fog I rose 65
  2. Naiade 70
  3. The pale dame 75
  4. Time and black tides 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Snarl pubblicata il 11.02.2017. Articolo letto 783 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.