Maldoror «In Saturn Mystique» [2017]

Maldoror «In Saturn Mystique» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
14.02.2017

 

Visualizzazioni:
3001

 

Band:
Maldoror

 

Titolo:
In Saturn Mystique

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Kama Hod E.V.A.nghelya :: Keyboards
K. K.H.A.O.S. Kundahli :: Vocals, Keyboards
L.V.X.ifer Ain Sephira :: Bass, Guitars (rhythm)
Drakon (God of Orgiastic Dances) :: Drums
Rev. Coph-Nia N.A.O.S. :: Guitars

 

Genere:
Black Metal

 

Durata:
58' 27"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2017

 

Etichetta:
Rude Awakening Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I casi strani della vita: anni fa che ero un adolescente avevo sentito parlare di quest’album e lo cercavo, ma nei negozi era introvabile. Ora mi trovo a recensirne la ristampa avvenuta in quest’anno per la Rude Awakening Records. Le ristampe di vecchi lavori si sa, sono un rischio, perché a volte certi dischi non invecchiano bene per tanti motivi, ma “In Saturn Mistique” è uno di quei dischi da paura che al tempo non ebbero chissà quanto successo o lo spazio che si meritano. E il perché è un mistero, a mio avviso, contando pure che la band è in realtà ancora attiva, seppur con un altro nome.
Il fatto è che “In Saturn Mistique” ha il grande punto di forza di mescolare un Black Metal spesso veloce e violento, che concede poco ai rallentamenti, con forti tentazioni elettroniche avvicinabili addirittura allo stile di gruppi come Diabolicum, Mysticum e primi Aborym, solo che i Maldoror sono molto più sinfonici di loro, con le tastiere sempre sugli scudi anche a scapito delle chitarre, e con una fusione dei generi incredibile, che eccelle spesso e particolarmente nella quarta canzone, dove si hanno delle tastiere mai troppo melodiche e sempre malvagie che contro bilanciano un andamento forsennato e continuo di bpm, e poche volte ci si distacca da questo stile, uno di questi casi è la quinta canzone, che con un mood più apocalittico riporta alla mente certe cose di “Fire Walk with us!” degli Aborym, salvo poi ritornare sui propri binari nella sesta canzone. Il tutto per brani lunghi, ma che per ostinazione ci convince, nonché per il suono vintage e per un equilibrio dei contributi dei musicisti davvero invidiabile, soprattutto contando che “In Saturn Mistique” è fatto nel 2000, quando la tecnologia non era così d’aiuto come adesso.
Insomma: come detto prima, ci sono bands che invecchiano male e bands che pur invecchiando bene non ti sanno più riaccendere la passione per questo tipo di Black Metal, ma i Maldoror ci sono riusciti. Se siete appassionati del Black Metal o anche della electro music più violenta non siate stupidi e comprate quest’album, ora che ne avete la possibilità.

Track by Track
  1. Intro: The Ain Soph Elevation (Consuming Trinities) S.V.
  2. E.O.N. Mysterium (Part I: Eresia della Vergine, Part II: Solar Sign Proclaiming) 90
  3. Transcendence: Psychick Continuum Infera - Intermezzo S.V.
  4. Osiris Elettro Mantrum (Part I: Tenebra Solaris, Part II: Adoneus Veni ad Nos) 95
  5. Nera celebrazione egoica (I.N.R.I.) 95
  6. Quinto arcano (Part I: Apotheosis of the Inner Star, Part II: La Mort de la sacralitée) 95
  7. H.O.D. (Sounds for the Un-Masses) 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 95
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 95
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
91

 

Recensione di Snarl pubblicata il 14.02.2017. Articolo letto 3001 volte.

 

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