Shadowthrone «Demiurge Of Shadow» [2017]

Shadowthrone «Demiurge Of Shadow» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
19.02.2017

 

Visualizzazioni:
1789

 

Band:
Shadowthrone
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Titolo:
Demiurge Of Shadow

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Emanuele :: Bass
Dave Tomadini :: Drums
Steph :: Guitars
Serj Lundgren :: Keyboards, Programming, Vocals
Francesco Caponera :: Guitars

 

Genere:
Symphonic Black Metal

 

Durata:
38' 7"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
14.01.2017

 

Etichetta:
Zero Dimensional Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non male, ma con moltissimi punti di sviluppo il primo album dei Blacksters frusinati Shadowthrone, band nota per essere stata formata da Steph, ex chitarrista dei noti Theatre des Vampires.
Chiariamoci: per tutto l’album non c’è niente che non va, anzi si possono ascoltare delle belle canzoni come l’accoppiata finale “Blazing south of kingdom” e “Total Darkness”, ed in generale il songwriting degli Shadowthrone mostra diversi punti positivi, come un ottimo utilizzo delle atmosfere e della tastiera a volte, che rende la band simile a certe cose degli Alghazanth, ma anche a parti più compatte di chitarra, decisamente più massicce ed efficaci, ma che fortunatamente non scadono mai nel metal più moderno, e anzi proprio in “Total Darkness” si possono sentire parti più violente e leggermente più old school che rendono questo brano il migliore del lotto. Quindi, il songwriting è formato da questi due interessanti ingredienti, e quando il tutto viene miscelato a dovere, i risultati sono molto buoni, come nella non ancora citata ma davvero eccellente “Faded Humanity”, aggressiva e tirata, e con delle tastiere più macabre. È proprio in questo brano, infatti, che l’equilibrio tra le due influenze è amalgamato al meglio.
Tuttavia, a parte questi momenti, da qui in poi le cose per “Demiurge of Shadow” vanno meno bene e ci si ritrova davanti ad una serie di brani che, per via di soluzioni stilistiche meno proprie o amalgamate, finiscono per far perdere a “Demiurge of shadow” il bandolo della matassa. Per esempio, il cantante spesso ricorda il cantante dei Cradle of Filth per la scelta delle metriche e a volte anche per l’impostazione vocale, ma soprattutto è il bilanciamento tra le due influenze soprastanti che si va a perdere, con uno stile che a volte si dimentica dell’aggressività (la title track e “Theories behind chaos”), e che altre volte si porta troppe influenze gothic (“Seal of Opulence” e “Daemonius”), e forse lo stesso retaggio dei Theatre des vampires si fa ancora sentire, come ad esempio nel minutaggio dei brani, spesse volte troppo corti e che dovrebbero essere sviluppati di più.
Insomma: gli Shadowthrone hanno potenziale e ci riescono a dare qualche bel brano e indubbi momenti positivi, ma per una serie di immaturità e incertezze compositive “Demiurge of Shadow”, da bomba che poteva essere, viene relegato ad essere un cd non male ma ancora troppo di nicchia e da sviluppare. Non è un problema grave all’ascolto, e possiamo perdonare agli Shadowthrone un debut album non per via del fatto che l’esperienza passata in un altro genere va ancora epurata, e inoltre i buoni spunti trovati fanno ben sperare per il futuro, a patto che le richieste di sviluppi siano soddisfatte. Nel frattempo, se non avete mai dimenticato il Black Metal con un po’ di tastiere e amate l’atmosfera anche a scapito dell’aggressività, “Demiurge of Shadow” può essere il giusto acquisto del mese.

Track by Track
  1. Across the open sea - Intro S.V.
  2. Demiurge of Shadow 60
  3. Faded humanity 75
  4. Theories behind chaos 65
  5. Seal of opulence 65
  6. Daemonius 70
  7. Disciples of the dark master 70
  8. Blazing south of kingdom 75
  9. Total darkness 80
  10. Howling Abyss - Outro S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Snarl pubblicata il 19.02.2017. Articolo letto 1789 volte.

 

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