RAJ «s/t» [2016]

Raj «S/t» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
03.03.2017

 

Visualizzazioni:
735

 

Band:
RAJ
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Titolo:
s/t

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Francesco Menghi :: Vox
Marco Ziggiotti :: Guitars
Riccardo Calderato :: Bass
Daniel Piccoli :: Drums

 

Genere:
Doom / Stoner

 

Durata:
20' 39"

 

Formato:
Vinile 12"

 

Data di Uscita:
2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Metaversus - Press & Promo
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Recensione

Nonostante tutto, il debutto stoner doom dei milanesi Raj è appena sufficiente e nulla più. Il fatto è che le premesse c’erano, ovvero una qualità sonora particolarmente densa e sporca, perfetta per il genere, nonché una voce pulita ma molto maligna che dona alla band un interessante e raro plusvalore, ma le stesse premesse vengono deluse in buona parte durante l’ascolto di questo 12’’ (la band lo chiama così nel proprio flyer biografico) a causa del fatto che i Raj sembrano avere il tiro giusto, ma fanno moltissima fatica a differenziare i brani e a dargli una certa personalità.
Ne consegue per questo motivo che l’interesse che poteva sprigionare l’opener “Omegagame” viene vanificato dal fatto che le successive due canzoni sono troppo la stessa cosa, con la voce senz’altro a tono ma che non fa mai un ritornello che esca per davvero, e con una chitarra che invero insiste su dei riffs semplici e nient’altro, per un risultato che suona bene ma che ben presto si rivela anche suonare poco personale. Solo con le ultime due canzoni ci si smuove un po’, con una “Kaluza” che varia leggermente e dove è possibile sentire un cambio di tempo che sia uno, e soprattutto con l’episodio migliore della release, ovvero una “Iron Matrix” che vede il cantante usare una macabra coralità che apprezzo e che dona un po’ di varietà a questo “Raj” che, diciamolo, ne aveva davvero bisogno. A conti fatti, una volta sentita la canzone conclusiva, sembra che gli altri brani siano solo dei tentativi di fare la stessa cosa meno riusciti.
In conclusione: personalmente non sono rimasto impressionato da questo primo sforzo del combo milanese per via di una eccessiva staticità e anche per una latente mancanza di originalità, ma lo salverò dalla bocciatura per il semplice fatto che c’è chi apprezza tra gli amanti dello stoner un certo immobilismo compositivo, e c’è anche chi apprezzerà il muro sonoro opprimente di questa band, quindi un certo mercato per questa band potrebbe esserci, anche se personalmente mi auguro che i difetti da me evidenziati siano sanati in futuro.

Track by Track
  1. Omegagame 65
  2. Eurasia 55
  3. Magic wand 55
  4. Black Mumbai - Intermezzo S.V.
  5. Kaluza 60
  6. Iron Matrix 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
60

 

Recensione di Snarl pubblicata il 03.03.2017. Articolo letto 735 volte.

 

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