Paolo Baltaro «The Day After the Night Before» [2017]
Paolo Baltaro
Titolo:
The Day After the Night Before
Nazione:
Italia
Formazione:
- Paolo Baltaro :: Vocals, all Instruments;
- Andrea Beccaro :: Drums;
- Andrea Fontana :: Drums;
- Alessandro De Crescenzo :: Guitars;
- Paolo Sala :: Guitars;
- Gabriele Ferro :: Guitars;
- Gabriel Delta :: Guitars;
- Simone Morandotti :: Piano;
- Barbara Rubin :: Chorus;
- Luca Donini :: Sax, Flute;
- Sandro Marinoni :: Sax, Flute;
- Alberto Mandarini :: Tromba;
Genere:
Prog Rock
Durata:
43' 1"
Formato:
CD
Recensione
Rock progressivo unificato a numerose influenze musicali rappresentano in sostanza il contenuto di questo secondo lavoro del cantautore Paolo Baltaro che rilascia queste dodici tracce, avvalendosi anche dall’ausilio di diversi collaboratori tra voci, chitarre drum e quant’altro, e racchiudendo il tutto in “The Day After the night before”, un disco che ben mette in evidenza la voglia di allontanarsi da condizionamenti per seguire un proprio stile uniforme capace di alternare in maniera sorprendente un rock, ribelle al punto giusto, e ricco di venature multiformi dal sapore maledettamente moderno. Ogni brano di questo disco è stato tra l’altro realizzato come colonna sonora di film mai esistiti che hanno invogliato l’autore a mettersi in gioco nel tentativo, ben riuscito, di emozionare l’ascoltatore con visioni sceniche immaginarie. Interessanti i profili blues che vengono spesso ad alternarsi con il rock e in alcuni casi la presenza di contesti addirittura pop, jazz sino al funky fusion; insomma un lavoro completo e complesso allo stesso tempo. I primi due brani “Do It Again (acustic Version)” e “Postcard From Hell” indubbiamente danno un po’ la sensazione quasi un po’ di imbarazzo nel trovarsi apparentemente a trattare un lavoro pop con qualche piccola venatura rock; in realtà e fortunatamente, la sensazione è solamente temporanea per l’autore che dà il meglio di sé con “Cole Porter and Frankz’s Birthday Party” un jazz su formato progressive miscelato tra trombe, sax e batteria che riesce a rendere omaggio anche al grande Frankz Zappa; un brano che ci anticipa il successivo “Goodnight”, particolarmente moderato ma allo stesso tempo profondo per l’intensità del cantato frutto anche della collaborazione del gentil sesso; il brano di seguito si intensifica con un rock’ n’ blues di giusto spessore compositivo ulteriormente abbellito tra lead, trombe e quant’altro; si prosegue l’ascolto con “Another Sunny Day” un rock vivace ma meno innovativo dei suoi predecessori. La band si diletta poi con “Bike” rendendo omaggio ai grandi Pink Floyd tra psichedelica e arrangiamenti particolari; altro brano è “Pills” caratterizzato da un rock moderato, un po’ fusion, su supporto di ritmiche talvolta elettroniche dove a sorprendere non poco sono trombe e fiati in generale; l’artista ripropone anche il brano che in apertura aveva avuto una caratterizzazione acustica ora in veste un po’ più rockeggiante pur non discostandosi troppo dal pop. Un disco decisamente particolare che rivela il lato più creativo di questo autore che tra un ascolto e l’altro lascia trapelare sempre un qualcosa di nuovo.
Track by Track
- Do It Again (Acoustic version) S.V.
- Postcard From Hell S.V.
- Cole Porter and Frankz's Birthday Party 80
- Goodnight 80
- Another Sunny Day 70
- Bike S.V.
- Nowhere Street part II 70
- Pills 75
- Silent Song 70
- It's Allright With Me 70
- Do It Again - electric version 75
- Revolution N.13-11 (Hidden Track) S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 80
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
73Recensione di Wolverine pubblicata il 11.03.2017. Articolo letto 1614 volte.
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