Human Decay / Codefour «Macerie» [2017]

Human Decay / Codefour «Macerie» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
19.03.2017

 

Visualizzazioni:
897

 

Band:
Human Decay / Codefour

 

Titolo:
Macerie

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
CODEFOUR:
- Giacomo Bortone :: Voce;
- Patrick Piazzalunga :: Chitarra;
- Leonardo Bellavista :: Chitarra;
- Giorgio Ciani :: Basso
- Edoardo Mugnaini :: Batteria;

HUMAN DECAY:
- Francesco Belloni :: Chitarra e Voce;
- Jean Edifizi :: Chitarra;
- Michele Giromini :: Basso;
- Mattia Mornelli :: Batteria;

 

Genere:
Thrash / Death Metal

 

Durata:
32' 29"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
15.02.2017

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Split album intitolato “Macerie” per due band toscane provenienti rispettivamente da Firenze, gli Human Decay e, da Massa Carrara, i Code Four. Thrash e death metal che si dividono e si alternano in quattro brani eseguiti da ciascuna delle band dando prova delle loro capacità strumentali e compositive. Gli Human Decay, con alle spalle un demo siglato 2014 ed un full lenght 2015, presentano un thrash metal piuttosto determinato e spinto, spesso più curato nella parti moderate, tra l’altro non prive di melodie, generate da un discreto lavoro delle chitarre a conferma di una certa attitudine di questa band in proposito. Gli Human Decay, il cui cantato rigorosamente in lingua madre, aprono lo split con “Vassalli di un nuovo Re”, un brano che si suddivide in due diverse parti, una prima, introduttiva, cantata e spinta a dovere mentre un seconda maggiormente moderata e più incentrata più sul contesto melodico; segue “Quinto Potere” che si propone con una compiacente ritmica mista death thrash sempre nuovamente orientata sulla cura del melodico; è poi la volta di “L’Eclissi” altro brano moderato e incentrato su una discreta attitudine melodica, non troppo elaborata ma piacevole all’ascolto; conclude la prima parte della condivisione “Giorno”, un brano più dinamico nei contenuti, cover dei Nerorgasmo. E’ poi la volta dei Code Four, band con alle spalle un Ep autoprodotto nel 2013 ed oggi a condividere questo split album. Le quattro tracks che compongono la seconda metà del disco cominciano con “Kali Yuga”, un brano un po’ vecchia scuola death metal, corposo e intenso nei contenuti, che ci ricorda non poco gli Obituary anni ’90; segue poi “All Pigs Must Die”, dai contenuti ben delineati e dalle ritmiche non troppo esasperate che tra moderazioni e irruenze lasciano una buona impressione; buono anche il growl cattivo e aspro il giusto in lingua inglese; si prosegue con “Pathos of the Distance”, un brano discreto, con alternanze moderate e melodiche maggiormente curato nei singoli dettagli. La band chiede infine con una cover dei CCCP “Spara Jurij” che personalmente ed anche per loro, non avrei inserito in un contesto come lo split album che sostanzialmente dovrebbe incentivare maggiormente la capacità personale di una band e non la realizzazione di cover di dominio di altre band. In conclusione, lo split racchiude l’operato di due realtà che, forse entrambe un po’ penalizzate da una non brillante produzione, complessivamente sanno ben proporsi dando prova delle loro abili e discrete attitudini sui generi dalle stesse prediletti.

Track by Track
  1. Vassalli di un nuovo Re 65
  2. Quinto Potere 70
  3. L'Eclissi 70
  4. Giorno S.V.
  5. Kali Yuga 70
  6. All Pigs Must Die 70
  7. Pathos of the Distance 70
  8. Spara Jurij S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 19.03.2017. Articolo letto 897 volte.

 

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