Mars Era «Dharmanaut» [2017]
Recensione
Non capita molto spesso di imbattersi in gruppi al debutto discografico assoluto in grado di farsi notare per originalità e voglia di osare, ma i Mars Era da Firenze ci impressionano in positivo, per un convincente mix tra stoner e alternative rock che sa molto di Pearl Jam, il quale oltre che a non saturare la proposta musicale, riesce anche a donare alle composizioni un mood orecchiabile e coinvolgente per gran parte del pur voluminoso album, questo “Dharmanaut”.
Era facile per i Mars Era, infatti, peccare di presunzione, con brani perlopiù lunghi e che non disdegnano forse un po’ troppe fughe strumentali, ma bisogna dire che i nostri compensano il tutto con una certa eterogeneità delle composizioni nonché con un certo trasporto che rendono l’album piacevolmente variegato, come la opener “Enemy was a friend of mine”, che forte delle sue influenze grunge si muove disinvolta e agile con un buon tiro, per poi saltare alle sonorità più alla Queens of the Stone Age di “The Leap” o al sound per metà desertico e per metà alla Pearl Jam (specialmente nel cantato) di “Revolution” e “Licancabur”, fino ad arrivare alla più sperimentale e introspettiva “Desolate Wasteland”, lunga e cosparsa di parti strumentali, ma che comunque mantiene un certo effetto per tutta la durata del brano. Ne risulta un album sicuramente strano per certi aspetti come il momento di silenzio alla fine di “The Leap” e le lunghe digressioni musicali che potrebbero scontentare i fans della più canonica forma canzone, ma comunque magnetico per altri, che insiste sulla commistione tra stili musicali riuscita, abbastanza orecchiabile e scorrevole, di cui posso solo consigliare, al limite, di andare più dritti al punto e di tagliare i fronzoli in eccesso a volte. Consigliato agli amanti dello stoner rock più desertico e anche per chi apprezza il rock stile Pearl Jam.
Track by Track
- Enemy Was A Friend Of Mine 75
- Emprisoned 70
- The leap 75
- Revolution 75
- Red eclipse 80
- Licancabur 75
- Desolate Wasteland 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
74Recensione di Snarl pubblicata il 12.04.2017. Articolo letto 1993 volte.
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