Angel Martyr «Black Book: Chapter One» [2017]

Angel Martyr «Black Book: Chapter One» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
13.05.2017

 

Visualizzazioni:
1793

 

Band:
Angel Martyr
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Titolo:
Black Book: Chapter One

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Tiziano Sbaragli :: Vox, guitars
Dario Rosteni :: Bass
Francesco Taddei :: Drums

 

Genere:
Epic Heavy Metal

 

Durata:
58' 9"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
17.03.2017

 

Etichetta:
Iron Shield Records
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Distribuzione:
Soulfood Music
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Agenzia di Promozione:
Pure Steel Promotion
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Recensione

Il primo album dei Livornesi Heavy metallers Angel Martyrs è purtroppo il tipico caso di band che pur avendo gli ingredienti in regola per fare un bell’album, finisce per sbagliare le dosi rovinando gran parte di ciò che di buono questi ragazzi sanno fare. Fuor di metafora, gli AM sanno comporre questo genere musicale, composto da un po’ di heavy metal predominante tipo Warlock a volte, Saxon in altri e un po’ di speed e power, ma non riescono a regolarsi con la durata delle canzoni, tutte troppo lunghe e che si perdono in ripetizioni e in altri orpelli non necessari, che appesantiscono notevolmente il risultato finale rendendo il tutto decisamente più difficile da digerire.
Ed è un peccato perché l’album è costellato di bei riffs scarni e diretti nonché di passaggi dove gli AM mostrano una bella compattezza sonora sulla scia delle band suddette e con una generosa mano data dagli Iron Maiden di dischi come “Brave new world” o “Accident of birth” di Bruce Dickinson, che risaltano nella seconda e nella terza canzone, mentre la quinta e la sesta propongono attacchi più veloci e che si appoggiano allo Speed Metal, ma dove il problema persiste ed è aggravato parzialmente da dei ritornelli che si sa quando cominciano, ma non si sa di preciso quando finiscono, durando troppo e appesantendo ulteriormente il tutto, che non a caso trova maggiore sollievo nella omonima e conclusiva “Angel Martyr”, più corta di altre e per questo meno ripetitiva.
Questo, in pratica, è il discorso per “Black Book Chapter One”, un disco a grandi linee ascoltabile e divertente, ma che possiede questo difetto abbastanza brutto e che rende il tutto un bel po’ prolisso e anche un po’ statico, paragonabile ad ascoltare le canzoni dei primi Saxon ma allungate a dismisura nella durata e per questo troppo diluite e poco saporite. Confidiamo che si tratti di un errore di gioventù e che verrà risolto col tempo, ma per ora l’esito di questo disco è discreto e nulla più, d’altronde già i mostri sacri del genere patiscono un po’ su questi minutaggi a meno che non siano infarciti di molta atmosfera o di lunghissimi assoli di chitarra. Consigliato ai fan irriducibili del metal classico e pochi altri.

Track by Track
  1. Obsequies - Intro S.V.
  2. They… Among us 70
  3. Victims 65
  4. Eric the conqueror 60
  5. Midnight traveller 70
  6. Turn on the fire 65
  7. Pirate song 60
  8. On the divine battlefield 60
  9. Angel Martyr 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
64

 

Recensione di Snarl pubblicata il 13.05.2017. Articolo letto 1793 volte.

 

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