Andrea Boccarusso «Arcade Childhood» [2017]

Andrea Boccarusso «Arcade Childhood» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
09.06.2017

 

Visualizzazioni:
1297

 

Band:
Andrea Boccarusso
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Titolo:
Arcade Childhood

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Andrea Boccarusso :: All Instruments;

 

Genere:
Prog Metal

 

Durata:
54' 20"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2017

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Virtuoso talento nazionale nella persona di Andrea Boccarusso, giovanissimo autore e compositore proveniente dal varesotto che racchiude in queste quattordici tracce di “Archade Chilhood” il suo primo concept album. Trattandosi di lavoro individuale, i brani risultano tutti strumentali e negli stessi l’autore offre al meglio tutta la propria creatività su andature e riff dal sapore heavy metal hard rock supportati da ritmiche di batteria appena percettibili in sottofondo. Le basi si incentrano anche sull’utilizzo del synth per creare quelle atmosfere che aiutano lo stesso a definire al meglio il proprio estro sviluppato nell’ascolto dell’intero lavoro su lead solo velocissimi e annessi riff di chitarra che spesso si alternano con le predette basi. In ogni caso l’autore non ha certo perso tempo considerando che il suo primo full lenght risale allo scorso anno ed è già nuovamente in carreggiata con questo concept. Linearità, coerenza e sincronica esecuzioni rappresentano i punti forza del disco a cominciare da brani come “Arcade Childhood” e “Chooseyour Fighter” all’interno dei quali l’autore mette a proprio agio l’ascoltatore con le sue incredibili partiture e le annesse elaborazioni in synth; in altri brani come “Inception” e “Too late” sembra invece emergere la linea più progressive ; contesti pacati, si hanno con “Limbo” dai toni più dark mentre con “Silence”, splendida esecuzione acustica l’autore trasporta l’ascoltatore su magiche distese incantate e totalmente rilassanti; “Beyond life”, brano di oltre nove minuti di ascolto, in cui si richiama inizialmente ad un qualcosa di misterioso e pacato per poi esplodere in un creativo heavy hard tra un’andatura e l’altra; i restanti “Jessica” e “The Reaper Stares at You” sono due brani in bonus track; il primo, un acustico in delay particolarmente moderato, mentre il secondo, azionato da un pianoforte che suona note oscure e che danno vita ad un’andatura quasi heavy doom oscura e moderata. Un disco che ci presenta in versione concept un artista che va ad aggiungersi con la sua indiscussa bravura, ad una branca del metal che vede sostanzialmente molti idoli, talenti e potenziali star che in definitiva, a seconda della fortuna, possono o meno rimanere nella penombra.

Track by Track
  1. Arcade Childhood 70
  2. Up 70
  3. Choose Your Fighter 70
  4. Fast Forward 70
  5. Inception 70
  6. Too Late 70
  7. Zero Hour 70
  8. Limbo 70
  9. Silence 70
  10. Portes Inferi 70
  11. Beyond Life 70
  12. Jessica (Bonus Track) 70
  13. The Reaper Stares at You (bonus track) 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 09.06.2017. Articolo letto 1297 volte.

 

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