Black Wings of Destiny «The Storyteller, Part Two» [2017]
Recensione
Tornano sulle scene dell’ underground nazionale i Black Wing of Destiny con il secondo capitolo di “The Storyteller part. II” dove la band con il suo particolare sound misto tra metal, stoner, sludge, souther e rock’n’roll ci trascina forsennatamente su contesti sonori non poco animati. La struttura dei brani, di cui eravamo già ben stati istruiti circa tre anni fa con il disco d’esordio recante lo stesso titolo del presente ma siglato come prima parte, si mantiene decisamente fedele al passato, sonorità miste realizzate tra ritmiche più o meno incisive ma dal divertente quanto piacevole impatto uditivo. Quanto ai contenuti dei brani, alcuni dei quali si intrecciano con il lavoro precedente svelano alcuni passaggi lasciati con un velo di mistero nel corso del precedente lavoro: si comprenderà come andrà a finire con la vedova Jane, in questo lavoro addirittura raffigurata nella cover del disco, cosa lega Dillinger al cinema italiano oltre ad immancabili riferimenti ad Edgar Ellan Poe e nuovi racconti che vanno a scavare all’interno della disperazione umana. Alcuni brani hanno indubbiamente una presa maggiore rispetto ad altri ma nel complesso la carica e l’attenzione difficilmente tendono a calare. Dopo l’opener “Black Knife” che ci mostra indubbiamente il lato più incisivo della band grazie anche all’ottimo clean che caratterizza tutti brani, seguono “Jane the Hunter “ e “Venom” due contesti diversi dai quali trasuda l’esaltazione massima della band soprattutto con il secondo elencato; “Dillinger is Dead” è invece un brano con qualche groove che non guasta affatto la miscela esplosiva che la band apporta ai suoi componimenti; è poi la volta di “Dust”, uno dei brani più belli per la tanta energia e compattezza sprigionata dall’inizio alla fine; “From Day One” pare un po’ statico ma nel complesso apprezzabile a differenza del conclusivo “Masquerade”, misto tra moderazione e maggiore incisività sonora nella sua seconda parte per la proposizione del sound. Un disco che conferma in sostanza i contenuti del precedente lavoro con un giudizio complessivamente soddisfacente.
Track by Track
- Black Knife 70
- Jane the Hunter 65
- Venom 70
- Dillinger is Dead 65
- Dust 75
- From Day One 65
- Masquerade 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
69Recensione di Wolverine pubblicata il 17.06.2017. Articolo letto 1562 volte.
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