AA.VV. «Italian Black Metal Assault» [2017]

Aa.vv. «Italian Black Metal Assault» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
27.06.2017

 

Visualizzazioni:
3198

 

Band:
AA.VV.

 

Titolo:
Italian Black Metal Assault

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
INFERNAL ANGELS
Xes :: Vocals
Hagen :: Bass
Nekroshadow :: Guitars
Apsychos :: Guitars
Venders :: Drums

AD NOCTEM FUNERIIS
Carondimonio :: Bass
Eversor :: Drums
Moloch :: Guitars
Tyrannos :: Guitars
Hellhound :: Vocals

CATECHON
Jackal :: Bass
Sinister :: Drums
Morgue :: Vocals
Mourner :: Guitars
Dusk :: Guitars

 

Genere:
Black Metal

 

Durata:
39' 35"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2017

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Molto interessante questo split edito dalla Adimere Records, che ci propone uno split a tre bands per circa quaranta minuti di musica. Normalmente con 3 brani è difficile lasciare un segno significativo nella mente dell’ascoltatore a causa della scarsità del tempo coperto, ma ognuna delle bands qui si fa notare a causa di uno stile dei brani proposti leggermente diverso da ciò che ho sentito sulle precedenti releases, e che propone dunque un bell’approfondimento sullo stile e sulle capacità già mostrate.
Ne è un tipico esempio il trittico di brani proposto dagli Infernal Angels, che teoricamente consisterebbe in un episodio poco rilevante della loro discografia visto che ripesca due brani del vecchio Ep “Absum Lucem” più un brano di un vecchio loro side-project, ma che invece si fa notare per una differenza accentuata dallo stile degli ultimi album, qui più melodica e tipicamente black metal, che invece ripropone e riaggiorna questi brani, ridando il giusto spazio a una classica ma decisa “Absum Lucem” e che ci fa apprezzare “Spawn”, un brano ostinato ma inconsueto, dove Xes si fa notare per uno stile canoro avvincente e decisamente diverso da quanto fatto con gli Infernal Angels. In definitiva, il lato degli Infernal Angels non porterà molti brani nuovi, ma riaggiorna molto bene alcuni vecchi brani. Un’operazione rischiosa, ma riuscita.
Per quel che riguarda i veneti Catechon, ricordo che li avevamo lasciati tempo fa con un Ep discreto, invero non male ma un po’ acerbo sia nello stile che nelle tematiche, ma in questi due brani più brano ripescato invece constatiamo che hanno fatto dei passi avanti. Il lato dei Catechon si contraddistingue per dei suoni massicci e molto scuri, ma soprattutto per uno stile musicale decisamente più violento e d’impatto, che si rivela nella notevole “Legacy of Cain” e che in “Succube” conferma questo stile rabbioso e compatto, paragonabile direi a qualcosa dei Besatt di metà carriera. Solo il terzo brano convince un po’ di meno, per via dei suoni non adatti a questo brano e a uno stile musicale che, si sente, non è male ma suona acerbo, specialmente se paragonato ai due brani d’apertura. Peccato solo per una chitarra che va abbastanza confusa nel sound finale e anche un suono del rullante non ottimale, ma i passi avanti sono notevoli e l’evoluzione stilistica è evidente, il che ci fa ben sperare per la loro nuova release.
Sui pugliesi Ad Noctem Funeriis, c’è poco da dire: sono gli Ad Noctem Funeriis. Una band che da che è tornata a suonare dal vivo si è fatta notare praticamente da subito ed è andata a suonare un bel po’ in giro, e che in questo split ci conferma questo loro sound potente e aggressivo ma anche capace di parti più epiche e atmosferiche, che si sentono in “Black Legion”, anche se il brano migliore è “Luce e fiamme”, meno melodica e anche un po’ dissonante ma maledettamente dritta al punto ed aggressiva, la mia preferita del loro lato e, direi, anche dello split, che si conclude con una abile cover di “Whiskey Funeral” dei Darkthrone, ben proposta e vibrante.
In conclusione: a volte gli split non sempre sembrano necessari, per il poco materiale proposto hanno un certo senso di “non fondamentale” o di pretestuoso, forzatamente underground direi, ma qui ci sono tre bands che ampliano e avvalorano il loro discorso musicale finora svolto, ognuna che si muove in tre direzioni diverse, con gli Infernal Angels che donano nuovo smalto ad alcune vecchie composizioni, i Catechon decisamente in via di maturazione e di conferma, e gli Ad Noctem Funeriis che invece pestano forte sull’acceleratore e continuano ad andare al massimo. Un bello split del quale l’acquisto (della ristampa, ché la prima versione è già andata sold out) è personalmente davvero ben consigliato.

Track by Track
  1. Infernal Angels – Mater Tenebrarum 70
  2. Infernal Angels – Absum Lucem 75
  3. Infernal Angels – Spawn (Boa Cover) 80
  4. Catechon – Legacy of Cain 75
  5. Catechon – Succube 80
  6. Catechon – IIT: 2: 6-7 70
  7. Ad noctem funeriis – Black Legion 75
  8. Ad noctem funeriis – Luce e fiamme 80
  9. Ad Noctem Funeriis – Whiskey Funeral (Darkthrone cover) 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Snarl pubblicata il 27.06.2017. Articolo letto 3198 volte.

 

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