Phoenix Again «Unexplored» [2017]

Phoenix Again «Unexplored» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
29.06.2017

 

Visualizzazioni:
1130

 

Band:
Phoenix Again
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Titolo:
Unexplored

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Antonio Lorandi :: bass, guitar;
- Sergio Lorandi :: acoustic & electric guitar;
- Silvano Silva :: drums & percussions;
- Marco Lorandi :: guitars & mandolin;
- Andrea Piccinelli :: keyboards;
- Giorgio Lorandi :: percussions, guitars;
- Alessandra Lorandi :: flute;

 

Genere:
Instrumental Progressive Rock

 

Durata:
52' 54"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2017

 

Etichetta:
Black Widow Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Mazzarella Press Office
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Recensione

La band bresciana dei Phoenix Again, torna sulle scene musicali con questo terzo lavoro formato da otto tracce ed intitolato “Unexplored” i cui contenuti risultano rigorosamente moderati. Il lavoro si incentra su una componente prettamente strumentale di matrice prog rock molto pacata e rilassante, all’interno della quale, di tanto in tanto, emerge anche un clean vocale di livello; il lavoro in ogni caso non è mai alla ricerca di contesti tecnici particolarmente virtuosi per quanto concerne la dinamica strutturale dei brani ma, allo stesso tempo, sa offrire una particolare maturità compositiva se si considerano le buone intuizioni che emergono con synth, chitarre acustiche, flauti, mandolini e quant’altro. Indubbiamente, tenendo conto che la nascita della band risale all’inizi degli anni ’80, non mancano alcuni richiami strumentali a contesti dell’epoca ottimamente realizzati con le più moderne sonorità. Il progressive rock offerto è di buon gusto e di un certo spessore se si considera anche, come sopra si accennava, alla maturazione della band, composta prevalentemente da musicisti d’esperienza. Molto piacevoli i richiami classici eseguiti con la chitarra, un po’ dal sapore medioevale come nel caso dell’apertura di “The Bridge of Geese”, brano questo poi schematizzato strumentalmente con un rock progressive molto moderato ma del piacevolissimo effetto; non male neanche le due tracce d’apertura “The Day Will Come” e “Silver” il secondo dei quali capace di rendere il suo punto forza su un ritornello cantato. Molto interessante anche “Whisky” per i suoi intensi richiami ad un rock molto melodico e coinvolgente non poco tra i suoi interessanti fraseggi eseguiti anche da un ottimo synth che ricorda non poco sonorità anni ‘70; “Close to You” un brano che funge quasi da intermezzo la cui dinamica è affidata ad una incredibile quanto espressiva chitarra acustica; si prosegue con “Valle della luna” all’interno del quale emerge forse al meglio la classe della band bresciana per la pacatezza e moderazione con cui riesce a trasformare contesti rilassanti con altri dal sapore più misterioso. “To Be Afraid Ansia “ e il conclusivo “Great Event” si diversificano l’uno con l’altro, il primo per essere quasi più un brano acustico su cui insiste al meglio il clean vocale su supporto di un flauto mentre il secondo, si ripropone nel rock progressive d’apertura, dinamico moderno e divertente. Il disco offre una piena prova della maturità artistica di questa band che riesce, senza eccessi, a divertire e a quietare.

Track by Track
  1. The Day Will Come 75
  2. Silver 75
  3. The Bridge of Geese 80
  4. Whisky 80
  5. Close to You S.V.
  6. Valle della Luna 80
  7. To Be Afraid Ansia 75
  8. Great Event 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
78

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 29.06.2017. Articolo letto 1130 volte.

 

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