Skeletoon «Ticking Clock» [2017]

Skeletoon «Ticking Clock» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
08.07.2017

 

Visualizzazioni:
3267

 

Band:
Skeletoon
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Titolo:
Ticking Clock

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Tomi Fooler :: Vocals
Andy Cappellari :: Rhythm Lead Guitars
Davide Piletto :: Rhythm Lead Guitars
Charlie Dho :: Bass
Henry Sidoti :: Drums

 

Genere:
Power Metal

 

Durata:
44' 1"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
03.03.2017

 

Etichetta:
Revalve Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Com’è “Ticking clock” degli Skeletoon, secondo album di questa band power? In poche parole: non male, ma c’è di meglio, e in generale rappresenta un tipico caso in cui avere i migliori ingredienti non significa automaticamente fare un buon album, se non li si sfrutta al massimo.
Nello specifico, “Ticking clock” è un album che non pretende di essere chissa che: vuole solo appassionare e intrattenere un po’ nel suo quarto d’ora di durata, con il suo power facile da ascoltare, spesso catchy e non estraneo da stili compositivi che vanno a ricordare quello stile musicale fumettoso che i Dragonforce ci hanno fatto sentire, anche se in chiave decisamente meno esasperata. Niente di male in questo, ma se una “Dreamland” iniziale ci soddisfa abbastanza per una buona coralità e un buon lavoro di chitarra solista, poco a poco si rivela il tallone d’Achille di quest’album, che sta nella scarsa originalità. Escluse infatti due ballads stranamente messe nelle prime quattro canzoni, gli Skeletoon svolgono un lavoro basilare nelle loro canzoni e non eccedono mai, proponendo una voce che prende sempre note alte, ma dove gli strumenti accompagnano senza troppa inventiva fino ad un ritornello che eccelle per le tonalità prese ma non per le sensazioni sprigionate. Certo, la chitarra solista arriva a metterci una pezza, ma prima del suo turno non fa granché, mancano più idee da mettere nei brani che forse per questo sono anche abbastanza corti e privi di una vera diversità tra loro. Poi certo, il disco non è male di per sé, ma manca l’highlight dell’album, una spinta in più di originalità e in generale qualsiasi cosa che eleva l’album ad un mero esercizio, ed è forse anche per questo che neanche la suite finale di 10 minuti, “The awakening”, raddrizza la situazione: non si sa se la canzone arriva troppo tardi o se forse anche qui manca un vero momento saliente, ma la suite scorre via senza troppi sussulti né momenti salienti.
Insomma: “Ticking clock” è senza infamia ma anche senza lode. Non è un album suonato male o incolore, ma è un album che fa giusto il minimo indispensabile e poco o null’altro, ascoltabile all’ascolto ma anche generico. Per fans sfegatati del power metal più moderno.

Track by Track
  1. Dreamland 70
  2. Drowning sleep 65
  3. Night ain’t over 65
  4. Watch over me 60
  5. Chasing time 65
  6. Ticking clock 65
  7. Mooncry 60
  8. Falling into darkness 60
  9. The awakening 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
64

 

Recensione di Snarl pubblicata il 08.07.2017. Articolo letto 3267 volte.

 

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