JustInsane «JustInsane» [2017]
JustInsane
Titolo:
JustInsane
Nazione:
Italia
Formazione:
Davide Carnevalini, guitar;
Armando Francucci, bass;
Alessandro Cimaroli, drums;
Pierfrancesco Gasparini, vocals.
Genere:
Heavy Metal / Thrash Metal / Hard Rock
Durata:
37' 36"
Formato:
CD
2017
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Un tessuto sonoro decisamente trash metal – caratterizzato da evidenti riferimenti all’inconfondibile Megadeth style – che vira in calde atmosfere death metal. E’ la cifra stilistica che definisce il sound dei Justinsane, nel loro omonimo debut album autoprodotto e pubblicato nel 2016. La band nasce nel 2012 da un’idea del bravissimo chitarrista Davide Carnevalini, e - dopo vari cambi di line-up e le prime esperienze live - i quattro ragazzi marchigiani sfornano un lavoro tecnicamente ben svolto. La struttura delle song e lo stile vocale richiamano fortemente i Megadeth di Dave Mustaine, con l’aggiunta di inserti puramente death metal. Si comincia con “Sky’s Eyes”, un intro quasi “cinematografico”: una mini colonna sonora dalle atmosfere “medieval-new age” costituita da un lungo e delicato arpeggio di chitarra. “Mirror of Death”, invece, definisce la linea trash seguita dai Justinsane, che ricalcano chiaramente le orme compositive e stilistiche dei Megadeth. Anche lo stile, il timbro e la rabbia che emergono dalla performance del cantante Pierfrancesco Gasparini sono molto vicini alle qualità vocali ed espressive di Dave Mustaine.
A volte le melodie risultano un po’ piatte, così come la struttura delle canzoni e la collocazione degli assoli di chitarra appaiono prevedibili, ma ci sono molte sorprese che la band, ricca di potenzialità, riserva in questo debut album. Il riferimento ai Megadeth è lapalissiano, poi, in “Where Are You Going”: una song dal ritmo incalzante e dagli assoli perfetti. “Dark Vision”, invece, sembra improntata maggiormente su atmosfere neoclassical metal, con un bellissimo assolo “malmsteeniano” ed uno stile vocale che qui richiama leggermente quello di R.J.Dio. Da questo punto in poi, l’album dei Justinsane risulta caratterizzato da sorprendenti aperture al death più classico (e a volte un po’ datato): in “Don’t Get Me Down”, per esempio, su un tessuto “maideniano” si innestano growl e tipici stacchi di chitarra e batteria. “Frozen”, poi, è una canzone potentissima: puro death metal e pogo assicurato. Una song decisamente ispirata, intensa, maestosa, caratterizzata da sonorità death che si intersecano con vigorose atmosfere Megadeth style. L’indiscusso talento del chitarrista emerge in particolar modo in “Free Spirit” (ma lo si nota in tutto l’album), mentre “Never Inside Me” è assimilabile, nella seconda parte della struttura, ad una sorta di canto rituale. I promettenti Justinsane chiudono in bellezza il loro primo album con “Break the Silence”, una bella e incisiva canzone death metal che esprime sentita e ben ordinata (!) rabbia esistenziale, con tanto di cambi di ritmo, stile vocale alla R.J. Dio e variazioni growl oltre agli stacchi di chitarra tipicamente death.
Track by Track
- Sky’s Eyes 75
- Mirror of Death 75
- Where Are You Going 70
- Dark Vision 65
- Don’t Get Down 65
- Frozen 80
- Free Spirit 75
- Never Inside Me 65
- Break The Silence 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 90
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 65
- Tecnica: 90
Giudizio Finale
72Recensione di Susie Ramone pubblicata il 04.09.2017. Articolo letto 784 volte.
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