Overclank «That's It!» [2017]

Overclank «That's It!» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
17.09.2017

 

Visualizzazioni:
882

 

Band:
Overclank
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Titolo:
That's It!

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Massimo Faccio :: Voce;
- Enrico Gallo :: Batteria;
- Yosef Maree :: Basso;
- Christian Alasia :: Chitarra;
- Joshua Biginelli :: Chitarra;

 

Genere:
Hard Rock

 

Durata:
22' 13"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2017

 

Etichetta:
Areasonica Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
La Suburbana
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Recensione

Indubbiamente la spensieratezza è ciò che contraddistingue questo lavoro dei cuneesi Overclank intitolato “That’s It”, un disco d’esordio di sole cinque tracce ma che nel proprio animo fa indubbiamente emergere non poco la voglia di rompere i comuni schemi al fine di realizzare un qualcosa di assolutamente diverso dal solito sentito e risentito. Lo stile, prettamente hard rock, ricalca in ogni caso contesti che spaziano anche su situazioni abbastanza riflessive rispetto in ogni caso alla voglia di roccheggiare tra riff dinamici e quant’altro. Discretamente espressivo appare anche il clen vocale che, come sopra detto, riesce ad assumere i più diversi connotati senza mai fossilizzarsi su ciò che può apparire divertente e basta. L’apertura del disco è affidata a “Give me A beer”, un brano hard rock semplice, festaiolo e divertente alternato tra rock e moderazione; segue poi il riff cupo di “Love is the Poison”, che pur risultando diversa dalla precedente, si contestualizza in maniera non troppo fantasiosa su un qualcosa di più melodico; l’ascolto prosegue poi con “Skinless” dai contenuti particolarmente sobri e riflessivi, pacati ed apprezzabili per l’espressività che va a contraddistinguerlo; si prosegue poi con “The Last Ride”, altro contesto in apertura oscuro ma poi decisamente più moderato al pari del conclusivo “Lost in Two”, quasi una ballad con un apprezzabile quando rilassante esito. Il disco complessivamente presenta una band dalla duplice sfaccettatura: da un lato, una band che ha voglia di mettersi in evidenza con la sua irruenza e, dall’altro, una band quasi sin troppo moderata, situazione questa emersa soprattutto nella seconda parte del disco, con il rischio che a lungo andare il tutto potrebbe risultare un po’ noioso.

Track by Track
  1. Give me A beer 65
  2. Love is the Poison 65
  3. Skinless 60
  4. The Last Ride 60
  5. Lost in Two 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
62

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 17.09.2017. Articolo letto 882 volte.

 

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