Mindfar «The Dark Tower» [2017]
Recensione
All’esordio i Mindfar, progetto ambito del musicista compositore Armando De Angelis che propone queste nove tracce racchiuse su “The Dark Tower”, un disco dalle plurime sfaccettature se vogliamo così preliminarmente definirlo; il lavoro vede anche la partecipazione di altro musicista che coadiuva l’autore nella realizzazione di questo platter. Indubbiamente l’intero disco è strutturato sia su un heavy metal che su un progressive dai toni di tanto in tanto sinfonici con al suo interno racchiusi passaggi dal sapore epico trattandosi in sostanza di opera maggiormente ispirata alla serie de “La Torre nera” di Stephen King. Mentre i riff e le andature nel complesso paiono discreti grazie anche ad una serie di fantasiosi intuiti e alle notevoli variabili di cui vanno a caratterizzarsi, il clean vocale, spesso alternato in alcune tracce da una piacevole voce femminile, non corale, ma decisamente pacata e rilassante, pare stare ad avviso di chi scrive, abbastanza fuori luogo soprattutto nei contesti eseguiti senza il supporto del gentil sesso. Non esagerando, si assiste in ad un qualcosa che non pare in linea con l’intero lavoro. Tra i brani, i più significativi risultano “The drowing of the Three”, dall’apertura epica poi sfociato in un coerente quanto dinamico heavy metal appagante e con svariate sfaccettature progressive quasi al pari del successivo “The Waste Land Arms”, divertente e scorrevole nella proposta per le andature dal sapore un po’ thrash, semplici, ma complessivamente allegre; cantato in prevalenza solo femminile si ha in “Wizard and Glass”, un brano lento, acustico e dal sottofondo synth particolarmente fiabesco; “The Wolves” si rileva in apertura un po’ oscura ma si concede ad un heavy lento, forse più un rock moderato; da segnalare probabilmente il migliore del platter per “The Dark Tower” con il suo quarto d’ora d’ascolto tra heavy, progressive, acustic e l’alternanza clean, non troppo irruento nei contenuti ma appagante nella soluzione. Il disco, stante una buona produzione alle spalle, complessivamente va apprezzato per la struttura di alcuni brani ma per il resto, ad avviso di chi scrive, andrebbero riviste diverse cose a cominciare dal clean maschile che pare essere fuori portata rispetto all’intero lavoro oltre che a qualche soluzione strumentale forse troppo statica, fantasiosa e poco realista.
Track by Track
- The Gunslinger 55
- The drawing of the three 65
- The Waste Land Arms 65
- Wizard and Glass 65
- Little Sisters 60
- The Story of Clergyman pt. 1 55
- The Wolves 65
- The Story of Clergyman pt. 2 60
- Her Song 60
- The Dark Tower 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 60
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
63Recensione di Wolverine pubblicata il 19.09.2017. Articolo letto 1717 volte.
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