Neverending Winter «Heeus» [2017]
Neverending Winter
Titolo:
Heeus
Nazione:
Russia
Formazione:
- Alexey :: Drums
- Ivan Smirnov :: Unknown
- Yuriy Latypov :: Unknown
Genere:
Black / Metal / Punk
Durata:
27' 14"
Formato:
CD
15.07.2017
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Tomsk è la città sovietica da cui provengono i Neverending Winter, band formatasi nel 2010 con già all’attivo uno split, un Ep ed un full lenght datato 2013 e che vede oggi l’affiancamento di questo nuovissimo lavoro “Xuyc” incentrato su black, punk e metal ma che si caratterizza secondo l’interpretazione di chi scrive più come un black folk metal cantato rigorosamente in lingua sovietica. Le tracce si alternano tra melodie e sfuriate e paiono decisamente glaciali nei contenuti al pari del noto gelo siberiano; lo scream misto a growl ricorda in alcuni passaggi Jeff Walker dei Carcass ma indubbiamente l’indole e la cattiveria che trasuda dalle note di questo lavoro rendono il tutto maggiormente più oscuro e tetro. Impossibile non percepire i contesti folk che emergono in maniera quasi naturale da ciascun brano proprio ad indicarci l’indole e la particolare affezione che ha questa band con le terre native. Dopo l’ “Intro” di apertura, parte “By Snowridge” incredibilmente acerba e tagliente nei contenuti i cui cambi ritmici risultano sincronici e perfetti tra un’andatura e l’altra; segue poi “Neverending Winter” con oltre sette minuti di alternanze tra passaggi oscuri, sfuriate incredibili e immancabili richiami prettamente folk. L’adrenalina aumenta sempre di più nel corso dell’ascolto visto e considerato che questi russi hanno anche una buona scuola alle spalle che ne ha inevitabilmente caratterizzato nella maniera più cattiva possibile la propensione inclusa l’indole black metal; è poi la volta di “Heeus” dall’apertura acustica con caratteristiche folk che si propagano per poi essere falciate dalla più cattiva e prepotente andatura black, schematizzata da interessanti fraseggi di chitarra al limite dell’inaspettato sino a ricondurci al pacato arpeggio che aveva indotto in un’apparente quanto magica via. “Sib Ir” si caratterizza per i suoi nove minuti abbondati di gelidi passaggi strumentali tra acustici, sottofondi in pianoforte e nuove, immancabili andature miste tra folk punk e black; probabilmente è un brano dalle molteplici sfaccettature che ben vuole imprimere alla mente dell’ascoltatore con i suoi inaspettati scenari il particolare stile caratterizzante il genere proprio della band. Un’ottima seconda prova questa dei Neverending Winter che porta in alto la bandiera russa anche in un contesto come quello punk, black, folk metal che erroneamente sembrerebbe esserle poco familiare.
Track by Track
- Intro S.V.
- By Snowridge 80
- Neverending Winter 85
- Heeus 80
- Sib Ir 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 80
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
81Recensione di Wolverine pubblicata il 24.09.2017. Articolo letto 1065 volte.
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