Arya «Dreamwars» [2017]

Arya «Dreamwars» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
24.09.2017

 

Visualizzazioni:
1746

 

Band:
Arya
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Titolo:
Dreamwars

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Clara J. Pagliero :: Lead Vocals
Simone Succi :: Guitars
Luca Pasini :: Guitars
Namig Musayev :: Bass
Alessandro Crociati :: Drums

 

Genere:
Progressive Metal / Experimental / Rock

 

Durata:
51' 35"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
03.05.2017

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

“Dreamwars” dei Riminesi Arya è il secondo album autoprodotto, e consiste in circa 50 minuti di una musica dallo stile temerario ma audace, che collega il post rock predominante di quest’album con tinte progressive, le quali costituiscono una buona marcia in più in quanto a personalità e dinamicità del sound.
Ed il punto di forza di “Dreamwars” è proprio questo: per tutto il tempo le atmosfere del post rock ci convincono, ma alcuni spigoli compositivi emergono grazie al prog, e tutto diventa più corposo proprio grazie all’intervento di questo genere musicale, che rende l’opener “Irreverence” un po’ più incisiva e non troppo astratta, con la sezione ritmica in grado di farsi notare senza mai essere sovrabbondante. La compattezza delle influenze è evidente anche nel brano successivo, “NAND you”, non molto distorta e non diretta, ma comunque dal mood contagioso e affascinante, o in “Faith”, vagamente più lineare. E se successivamente la band si apre un po’ di più nel post rock, è “Eyes in Eyes” che rappresenta l’episodio migliore dell’album, in quanto le due anime della band vanno a fondersi in un intreccio che scarica il potenziale a terra meglio di qualunque altro brano qui proposto, secondo me.
In conclusione: “Dreamwars” è un lavoro che convince perché analitico e introspettivo, ma che manifesta comunque una certa dinamicità e che non si rifugia dietro qualche lungaggine o effetto alla chitarra. Semmai, se proprio dovessi trovare un difetto a questo disco, devo dire che trovo la title track un po’ pretenziosa, troppo lunga e con spigoli metal come la voce urlata decisamente non opportuni e anzi che appesantiscono il risultato. Un errore un po’ banale, sinceramente, ma che non inficia più di tanto il risultato finale. Disco molto consigliabile all’acquisto per gli amanti di certo prog d’annata meno distorto, nonché dei cultori di certo Post Rock più incisivo e contorto tipo Cult of Luna.

Track by Track
  1. Sirens - Intro S.V.
  2. Irreverence 75
  3. NAND you 80
  4. Commuters - Intermezzo S.V.
  5. Faith 75
  6. Transistors - Intermezzo S.V.
  7. Arjuna 75
  8. Rhinos 75
  9. Eyes in eyes 80
  10. Dreamwars 75
  11. Gandharva - Outro S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Snarl pubblicata il 24.09.2017. Articolo letto 1746 volte.

 

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