Blue Down «Edge Of Chaos» [2017]

Blue Down «Edge Of Chaos» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
25.09.2017

 

Visualizzazioni:
1552

 

Band:
Blue Down

 

Titolo:
Edge Of Chaos

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Monica Santo :: vocals;
- Enrico Lanciaprima :: bass and vocals;
- Andrea :: Martino :: guitars;
- Andrea Di Martino :: drums;

 

Genere:
Prog / Doom

 

Durata:
56' 12"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2017

 

Etichetta:
Black Widow Records
[MetalWave] Invia una email a Black Widow Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Black Widow Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Mazzarella Press Office
[MetalWave] Invia una email a Mazzarella Press Office [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Mazzarella Press Office [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Mazzarella Press Office

 

Recensione

Apprezzabile sino ad un certo punto risulta questo nuovo lavoro dei Blue Dawn intitolato “Edge of Chaos”, band prog doom particolarmente ispirate a Black Sabbath, Led Zeppelin e Blue Oyster Cult per quanto attiene al doom e a King Crimson, Celtic Frost sul rock progressive. Indubbiamente a penalizzare in parte il lavoro è innanzitutto una scarna produzione che livella troppo quello che complessivamente potrebbe apparire un lavoro appena al di sopra della sufficienza. La band appare creativa sotto quello che può essere il contesto rock psichedelico con i caratteristici suoni cupi e in parte tetri con cui rivestono il contesto strutturale riconducibile al doom. Parallelamente, anche le andature semplici con le annesse venature prog non offrono quel tipo di risultato che ci si potrebbe aspettare da una band che in definitiva ha già qualche disco alle spalle. Il clean femminile, decisamente maturo nell’esposizione, non si concede mai più di tanto a particolari tocchi che potrebbero rendere più coinvolgente l’intero operato. Le ambientazioni relative a brani realizzati interamente tramite l’utilizzo del synth e dell’elettronica, come nel caso di “Wandering Mist”, paiono ben orientati per un sottofondo da scena omicida di un horror movie anni ’80, ma per il resto il lavoro pare particolarmente piatto e un po’ noioso anche se si considerano quei passaggi cantati al maschile in supporto alla voce clean principale. Su “Black Tree” appare buono il lead di chitarra su ma il resto purtroppo risulta solamente statico e noioso. L’utilizzo anche del sax in qualche brano come ed esempio “Dancing on the Edge of Chaos” risulta, nonostante alcune prese di posizioni più intraprendenti, abbastanza pesante per un contesto di per sé non particolarmente attraente. In conclusione, al di là di una produzione non tirata a lustro, il disco, stante i vari tentativi di ipnotizzare l’ascoltatore con i suoi effetti synth, risulta poco intraprendente sia nelle idee che nei contenuti.

Track by Track
  1. The Presence 50
  2. Sex (Under a Shell) 45
  3. The Perfect Me 50
  4. Serpent's Tongue 45
  5. Dancing on the Edge of Chaos 45
  6. Wandering Mist S.V.
  7. Black Trees 55
  8. Burst of Life 45
  9. Sorrows of the Moon 50
  10. Baal's Demise 50
  11. Unwanted Love 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 50
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 55
Giudizio Finale
50

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 25.09.2017. Articolo letto 1552 volte.

 

Articoli Correlati

News
  • Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.