Il Tempio delle Clessidre «Il-Ludere» [2017]

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Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
10.10.2017

 

Visualizzazioni:
2121

 

Band:
Il Tempio delle Clessidre
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Titolo:
Il-Ludere

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Francesco Ciapica:: vocals;
- Elisa Montaldo :: keyboards;
- Giulio Canepa :: guitar;
- Fabio Gremo :: bass;
- Mattias Olsson :: drums;

 

Genere:
Rock Progressivo Italiano

 

Durata:
47' 18"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2017

 

Etichetta:
Black Widow Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Mazzarella Press Office
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Recensione

Negli ultimi tempi il panorama italiano dedito al prog metal si sta arricchendo oltre che di band esordienti anche di band che, seppur con qualche anno di attività alle spalle, non mollano affatto e riescono a dar luogo a lavori di un certo livello come nel caso dei nostrani Il Tempio delle Clessidre con il loro terzo lavoro intitolato “Il Ludere”. La band, particolarmente ispirata al progressive anni ’70, genera sonorità dinamiche, vive e moderne senza mai tralasciare quel gusto passato tale da sviluppare un sound già collaudato ed assolutamente al passo con i tempi. Nel corso dell’ascolto, al di là dei brani tutti cantati in lingua madre ed in modalità clean, la band si dedica anche ad un qualcosa che pare quasi più avvolto in un contesto da cantastorie o da musica maggiormente tradizionale dove l’immancabile synth rende particolarmente magico il tenore e la componentistica del brano. Ritmiche avvolgenti dunque che non si risparmiano minimamente dal trascinare l’ascoltatore nei vortici del rock e del progressive. Tra le tracce maggiormente significative, maggiormente significative meritano menzione “Come nelle Favole” per il suo carisma e per la particolare attitudine della band a sorprendere con le proprie travolgenti ritmiche; “Spettro del Palco” un brano dal sapore quasi folk ma di profonda nei contenuti anche se la band si dimostra maggiormente propensa ad un rock dal sapore più moderato; particolare e decisamente superlativo nei suoi otto minuti di ascolto è “La Spirale del Vento” dove il progressive con distorti appena percepibili lascia unitamente anche alla profondità dello script cantato nel clean, un particolare effetto. Un disco complessivamente ben riuscito, con qualche alto e basso, ma con cui la band, nel suo rock prog, non manca di concedersi a qualcosa di particolarmente collegato alla tradizione popolare cantata con intuitiva eleganza.

Track by Track
  1. Le Regole del Gioco S.V.
  2. La Parola Magica 65
  3. Come nelle Favole 75
  4. Dentro la Mia Mente 70
  5. Spettro del Palco 75
  6. Prospettive 65
  7. Manitou 65
  8. La Nuova Alchimia 70
  9. La Spirale del Vento 75
  10. Gnaffe' 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 10.10.2017. Articolo letto 2121 volte.

 

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