Mesmur «S» [2017]

Mesmur «S» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
10.10.2017

 

Visualizzazioni:
1348

 

Band:
Mesmur
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Titolo:
S

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
- Jeremy L :: Guitars, Synth;
- John D :: Drums;
- Michele M :: Bass;
- Chris G :: Vocals;

 

Genere:
Death / Funeral Doom

 

Durata:
52' 27"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
15.09.2017

 

Etichetta:
Solitude Productions
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

E’ decisamente notevole questo secondo lavoro degli americani Mesmur recante titolo racchiuso in una semplice “S” da intendersi come entropia, stato di disordine assoluto, all’interno del quale la terra e l’umanità in generale si trovano e per la quale è inevitabilmente la condanna finale; il disco è rilasciato dall’etichetta sovietica Solitude Production, si tratta in sostanza di quattro lunghi brani disposti in un accattivante funeral doom metal della migliore tradizione fatto di angosce e sofferenze su andature quasi spettrali ricche di sonorità miste tra synth e chitarra tagliente come bisturi. Le atmosfere si incentrano in ogni caso su orizzonti doom metal ma i contenuti del funeral non perdono di vista un solo attimo la genesi dei singoli brani tra momenti rarefatti in alternanza con altri più angoscianti quasi a ricordarci un po’ i lontani Disembowelment. “Singularity” con il suo quarto d’ora di ascolto è un brano che piano piano, nella sua andatura e con i suoi incredibili effetti, tende ad inghiottire nel vortice delirante e allucinato del proprio impercepibile ipnotismo l’ascoltatore; “Exile” pare quasi più orientato nella sua prima parte oltre su una solida base doom funeral anche su un panorama quasi più sludge mutato alla fine del lungo ascolto su un’insolita sonorità quasi death black non troppo irruenta ma efficace sino all’ultimo secondo; “Distension”, lascia esplodere la mente dell’ascoltatore attraverso prospettive incredibili, generate da un assetto compositivo nuovamente ipnotico ed in grado di aprire le porte della mente dandoci quasi conferma delle similitudini e dei misteri che per secoli la storia dei tempi e dei popoli ci hanno indirettamente trasmesso tramite testimonianze di vita aliena, condizionando inevitabilmente la mente umana della falsità della storia che per millenni ha rappresentato il frutto delle credenze terrene. Si giunge poi ad “S=k ln Ω”, un brano in apertura quasi drone che poi muta nuovamente verso territori strumentali decisamente inediti. Un disco incredibile e coinvolgente dall’inizio alla fine, pronto a trasmettere ad ognuno le più diverse sensazioni del panorama musicale più spettrale ed incredibile di sempre.

Track by Track
  1. Singularity 80
  2. Exile 85
  3. Distension 85
  4. S=k ln Ω 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
83

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 10.10.2017. Articolo letto 1348 volte.

 

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