A Pale December «The Shrine Of Primal Fire» [2017]

A Pale December «The Shrine Of Primal Fire» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
18.11.2017

 

Visualizzazioni:
1725

 

Band:
A Pale December
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Titolo:
The Shrine Of Primal Fire

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Korpsvart (Riccardo Di Bella) :: Guitars, Lyrics, Vocals;
- Ymir (Ernesto Ciotola) :: Vocals, Bass Guitar, Drum programming, Guitar;

 

Genere:
Atmospheric Black Metal

 

Durata:
53' 24"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
07.11.2017

 

Etichetta:
Avantgarde Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il duo milanese dei A Pale Of December, ci presenta il proprio disco di debutto intitolato “The Shrine Of Primal Fire” il cui primo impatto rende subito chiare le cose ponendo il veto su ripetitività e genericità; il disco si struttura in sette tracce forgiate in un atmosferico black metal che tende molto a dare spazio alla strumentalità piuttosto che alle parti cantate, mai assenti nelle tracce e comunque disposte su una resa mista tra growl e scream realmente apprezzabile. I riff ma comunque le ritmiche di chitarra sono ben composte al pari anche del programming della batteria che, seppur innaturale, si piazza coerentemente sulla struttura musicale e compositiva delle tracce. Ciò che in ogni caso cattura particolarmente l’attenzione di chi ascolta, al di là delle sfuriate black metal che nella loro risoluzione risultano comunque ben congeniate tra repentini cambi ritmici, sono gli stacchi che spesso si caratterizzano in contesti melodico – malinconici sia acustici che non, in grado di creare quell’atmosfera di perenne conflittualità tra bene e male. Il clima è perennemente malvagio ed oscuro e lascia ampi spazi per assaporare al meglio l’ideale che ha questa band del contesto black metal atmosferico, individuato in alcuni passaggi anche in maniera stravagante, se si considerano persino inserimenti di trombe, sax, flauti e piano in “Cimmerian Veil”, ben presto ricondotto in una gelida andatura, nefasta e nera. Tra i brani, tutti di livello medio alto se vogliamo analizzare il lavoro sotto il profilo del personale, merita essere menzionato il lungo e conclusivo “A Lost Lineage” di poco meno di un quarto d’ora di ascolto, dove forse il messaggio della band si capta nella maniera migliore considerando le incredibili variazioni strutturali e ritmiche che lo compongono. Un disco d’esordio efficace e innovativo nei dettagli; poco condivisibile l’uso della programming di batteria da sostituire quanto prima con la forza di braccia umane.

Track by Track
  1. The Path Of Stars 75
  2. Arboreal Sanctuary 75
  3. Midwinter Ritual 75
  4. Skygazer 70
  5. Cimmerian Veil 75
  6. Call Of The Ancients S.V.
  7. A Lost Lineage 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
74

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 18.11.2017. Articolo letto 1725 volte.

 

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