Ancient VVisdom «33» [2017]
Recensione
Nuovo album per i Texani Ancient Vvisdom, band esplicitamente con tematiche sataniche, e che ci propone ancora un rock abbastanza leggero, minimale sia negli arrangiamenti che nelle distorsioni. Lo si definisce Horror Rock, e come definizione ci può stare. Beninteso: qui non stiamo parlando di una release per metalheads, tutto sommato, e di certo qui non ascolteremo riffoni stoner. Certo, c’è del rock, ma c’è sempre qualcosa di acustico nella musica degli AVV, con tratti musicali che richiamano i Ghost B.C. di brani come “Ritual” in “In the name of Satan” e qualcosa di Danzig in “Rise Fallen Angel”, mentre nelle parti più lente e introspettive il tutto va a rifarsi a qualcosa dei Tiamat di “Prey”, specialmente per quel che riguarda la voce.
Con questo mix musicale gli AVV in quest’album ci donano una manciata di canzoni che dunque non puntano ad essere grandiose o sopra le righe, ma semplicemente svolgono il loro compito rivelandosi gradevoli e suggestive, e solo in un paio di occasioni il tutto si rafforza un po’ di più, come nelle più incisive “33” e “The great beast”, forse la migliore del lotto per una certa incisività di fondo.
Tutto qui, più o meno. “33” non è male, ma forse non è neanche il massimo che si è sentito in questo genere in quanto a profondità, sinceramente. Siamo d’accordo che qui non bisogna aspettarcisi niente di esagerato a livello di sound, eppure anche così io ho sentito cose più efficaci e maledette, come “The Pentagram” dei Tiamat o “I’m the one” di Danzig ad esempio. In altre parole, “33” di per sé non è male ma faccio fatica a collocarlo in una certa audience propria, e quando lo si accomuna ad altri dischi ne esce ridimensionato. Forse si tratta di un disco più originale se viene inquadrato nel luogo originario della band, non so, ma ciò che so è che “33” quando viene preso per ciò che è, è un album non male e che costituisce una piacevole aggiunta a questo filone musicale tipo Blue Oyster Cult, Ghost, ma non certo una colonna portante.
Track by Track
- Ascending Eternally - Intro S.V.
- Light of Lucifer 65
- In the name of Satan 70
- True Will 70
- The Infernal One 70
- Summoning eternal light - Intermezzo S.V.
- Rise fallen angel 65
- 33 70
- The great beast 75
- Lux 65
- Dispelling Darkness - Outro S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 60
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
68Recensione di Snarl pubblicata il 22.12.2017. Articolo letto 1334 volte.
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