Epitaphe «Demo MMXVII» [2018]

Epitaphe «Demo Mmxvii» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
29.12.2017

 

Visualizzazioni:
1091

 

Band:
Epitaphe
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Titolo:
Demo MMXVII

 

Nazione:
Francia

 

Formazione:
- PBFK :: Vocals;
- LBK :: Guitars, Vocals;
- VLVR :: Drums, Vocals;
- DRZ :: Bass, Effects, Vocals;

 

Genere:
Death / Doom Metal

 

Durata:
39' 43"

 

Formato:
Demo MC

 

Data di Uscita:
29.01.2018

 

Etichetta:
Chaos Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I francesi Epitaph rilasciano questo demo a tre tracce intitolato “MMXVII” la cui uscita è prevista per il prossimo gennaio 2018, unificando ad un death metal di base tutto un insieme di correnti e generi musicali tra doom, black, dark, ambient, drone e chi più ne ha più ne metta, concentrando il tutto in quasi quaranta minuti di ascolto. Le tre tracce, all’interno delle quali la band propone ritmiche accelerate e ambientazioni oscure e tetre, offrono un quadro analitico complessivamente apprezzabile, anche se in diversi casi si assiste ad assetti ritmici soprattutto di batteria assolutamente inidonei con il contenuto dei brani. Il growl, in alcuni casi ridotti a lamenti come nel caso della conclusiva “Smouldering Darkness”, dove, dopo il quinto minuto e quarantasettesimo secondo di ascolto si assiste ad una brusca interruzione in favore di un altro contesto musicale decisamente difforme da quanto reso in apertura. Dall’ascolto trapela, soprattutto nelle parti death metal, una propensione per i californiani Morbid Angel anche se la resa piuttosto scarna dal punto di vista produttivo penalizza abbastanza il tutto. La demo viene aperta da “The Downward Stream” un brano inizialmente fuori fase a causa di una batteria quasi a tamburo piatta e inidonea alla ritmica realizzata dalla chitarra; nella sua seconda parte il brano si riprende in favore di un black metal con immancabili sfaccettature dark. E’ poi la volta di “Embers”, un brano in apertura ambient e drone poi assestato da un death metal irruento che, ancora una volta presenta falde sull’assetto ritmico della batteria. Molte le cose da rivedere a cominciare sia da una maggiore coerenza compositiva relativa soprattutto alla ritmica della batteria e alla produzione. Accettabili invece il lavoro della chitarra e il growl, dai tratti meno confusionari e più propensi che, con le dovute cure, apporteranno sicuramente ad un miglior risultato.

Track by Track
  1. The Downward Stream 50
  2. Embers 60
  3. Smouldering Darkness 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 50
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 55
Giudizio Finale
54

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 29.12.2017. Articolo letto 1091 volte.

 

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