Voodoo Highway «The Ordeal» [2017]

Voodoo Highway «The Ordeal» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
05.01.2018

 

Visualizzazioni:
2168

 

Band:
Voodoo Highway
[MetalWave] Invia una email a Voodoo Highway [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Voodoo Highway [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Voodoo Highway [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Voodoo Highway

 

Titolo:
The Ordeal

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Federico Di Marco :: Vocals, Guitar
Filippo Cavallini :: Bass, Back Vocals
Alessandro Duo ::
Guitar, Back Vocals, Keyboard
Massimiliano Sabbadini ::
Keyboard
Filippo Romeo :: Guitar
Vincenzo Zairo :: Drums

 

Genere:
Outrageous Rock

 

Durata:
28' 42"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2017

 

Etichetta:
Sleaszy Rider Records
[MetalWave] Invia una email a Sleaszy Rider Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Sleaszy Rider Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Sleaszy Rider Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Sono molti i dischi che pagano tributo praticamente totale agli anni 70 o agli anni 80 che abbiamo visto in questi anni, e normalmente l’obiettivo quando viene centrato avviene, a mia esperienza, per uno di questi due motivi: o si tratta di una riproposizione personale e fresca di uno stile musicale vintage, oppure l’originalità della proposta non c’è, ma viene rimpiazzata da una tale convinzione decisa, che di fatto ti convince per compattezza.
“The Ordeal” dei Voodoo highway, terzo album di questa band da Ferrara, sta però in una posizione un po’ scomoda, ovvero nel mezzo. Di sicuro paga un sincero tributo agli anni 70 nell’opener “The Deal”, che consiste nei Black Sabbath con un’organo che si sbizzarrisce per tutta la canzone, ma convinzione o personalità del sound, seppur presenti, mancano un po’, e di fatto ti ritrovi con una canzone che finisce un po’ troppo presto e che va poco oltre a quanto finora detto. Nella fattispecie, oltre a dichiarare l’amore per queste sonorità, “The Ordeal” non va molto oltre: manca un ritornello vincente che mi avrebbe fatto apprezzare la altresì buona “NY dancer”, o un bel riff potente che avrebbe reso “Quietude” qualcosa di più che un brano simpatico, o un po’ di personalità in più in “The rule”, con richiami a Deep Purple e Led Zeppelin in altre canzoni che confermano la tesi da me proposta: si tratta di un buon album, un tributo onesto e con canzoni non male, non certo fatte da sprovveduti, ma per quanto non manca l’esperienza maturata, manca tuttavia quel tocco che rende l’album vincente, rendendolo poco più di come l’abbiamo descritto.
Doniamo ai Voodoo Highway un voto intorno al “buono”, che va inteso per quello che è: “The ordeal” non fa affatto male e non ti fa pentire di averlo comprato, ma non è comunque un album vincente. Per appassionati sfegatati.

Track by Track
  1. The Deal 70
  2. Litha 65
  3. NY Dancer 65
  4. Quietude 65
  5. The rule 70
  6. Blue ride 65
  7. Grace of the Lord 70
  8. To ride the tide 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Snarl pubblicata il 05.01.2018. Articolo letto 2168 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.