Damasco «Damasco» [2017]
Recensione
Semplice, diretto, senza troppi tecnicismi, queste sono le caratteristiche principali dell'album di debutto dall'omonimo titolo dei Damasco, pubblicato per la Seahorse Record .
I cinque brani che compongono il lavoro trasmettono un buon mix di calore e potenza allo stato puro, le cui sonorità richiamano lo stile della band ad un buon Alternative Rock grintoso. I sardi Damasco, riescono a creare atmosfere anche più pulite e quasi melanconiche che fuse con l'energia generale,creano brani di notevole fattura e dal sapore per niente scontato.
Damasco rispecchia le iniziali intenzioni del gruppo ed ecco perchè si rivela molto intimo e personale specie per la parte relativa ai testi. Luci e Ferro, Ghiaia, Monicelli esempi di tracce dagli spunti acidi ma anche morbidi, dove l'intesa perfetta tra linee di chitarra e riff di batteria si vanno ad intrecciare su una voce dal timbro deciso e chiaro, e che riesce a tenere in piedi questo interessante debutto.
I Damasco nonostante abbiano subito dei cambi di Line Up dimostrano la buona capacità di creare e proporre sonorità attuali e al tempo stesso originali. Chi inizia bene è a metà dell'opera, aspettiamoli al secondo lavoro nella speranza che questi buoni propositi iniziali siano riconfermati a pieni voti!
Track by Track
- Flashmob 65
- Issa 70
- Vorrai 70
- Luci e Ferro 70
- Ghiaia 65
- Monicelli 65
- Blodhound 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
68Recensione di Led pubblicata il 05.01.2018. Articolo letto 1858 volte.
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