Aerodyne «Breaking Free» [2017]
Recensione
Il quartetto svedesi degli Aerodyne rilascia quest’album di debutto “Breaking Free”, preceduto da un unico Ep, facendosi vivere le brezza dell’hard rock anni ’80 di matrice americana ma rivisitato ai nostri giorni tramite divertenti e singolari strutture ritmiche che non smettono di attrarre l’attenzione di chi ascolta nei quasi quaranta minuti di spasso. Ed in effetti quello che divertono in assoluto sono i riff forgiati dalle chitarre ma nel complesso le ritmiche tutte che riescono a rendere l’idea di come al giorno d’oggi ci si possa divertire senza poi emulare più tanto band che hanno fatto la storia nel genere. Il divertimento scatta sin da subito grazie all’opener “ As Above So Below” un hard rock stradaiolo sporco e bello dal quale è facilmente ricavabile anche una venatura quasi punk; “Comin’For You” offre una sezione ritmica di notevole impatto massiccia dal quale trasuda quel maledetto rock che non lascia più la mente dell’ascoltatore; che dire poi di “Breaking Free” un validissimo riff con una ritmica accelerata ottimizzata dall’ottimo esito di un clean vocale che sa rendersi anche cattivo al momento giusto e della successiva “Aerodynamic”, un brano molto alla Airborne ma dal micidiale impatto sonoro; segue poi “Pedal To The Floor”, dall’apertura molto pacata ma esplosivo per il suo potentissimo attacco tra riff e lead solo; ritmica vivace e di notevole effetto; “We All Live A Lie” dall’assetto particolarmente melodico ma con un effetto molto sleaze di matrice nordeuropea, quasi delicato il clean, ma ritmicamente valido; non passa un solo istante per imbattersi poi in “Until You’re Gone” il fulcro probabilmente di questo disco, un brano vivo che ti assale e ti divora tra le sue incredibile note; si prosegue poi con “Setting Hell On Fire” un brano che in qualche modo ci ricorda un mix tra Running Wild e Motley Crue, avvincente nei contenuti e dinamico dall’inizio alla fine. “Run Away” e la conclusiva “ Back To Back” si caratterizzano la prima per i suoi buoni assetti più corali mentre il secondo per l’ennesima compattezza ritmica. Un buon disco che ci fa ben rivivere le emozioni del buon hard rock proiettato ai nostri giorni.
Track by Track
- As Above, So Below 75
- Comin’ For You 75
- Breaking Free 80
- Aerodynamic 80
- Pedal To The Floor 75
- We All Live A Lie 75
- Until You’re Gone 80
- Setting Hell On Fire 75
- Run Away 80
- Back To Back 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 75
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
77Recensione di Wolverine pubblicata il 11.01.2018. Articolo letto 1629 volte.
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